Bar saccheggiati a Padova, la nuova vittima è il Pier88

PADOVA. L’ondata di furti nei locali padovani sembra non avere una fine. Dopo i dieci colpi inanellati in circa due mesi tra galleria Borromeo, largo Europa e via San Fermo, ecco una nuova razzia che va ad alimentare il lavoro dei reparti investigativi cittadini. La roulette russa dell’insicurezza stavolta tocca il bar Pier88, locale aperto pochi mesi fa sul lungargine del Bassanello. I ladri hanno rubato bottiglie di Champagne, Franciacorta e rum per un valore totale di quasi 5 mila euro. La squadra Scientifica della polizia ha fatto foto e rilievi anche se ormai sembra chiaro che i fenomeni sono due e ben distinti.
Scasso e saccheggio I titolari di Pier88 hanno scoperto il furto alle 6 del mattino. Il lucchetto del container era scassinato. Un abitante della zona ha detto di aver visto tre persone che gironzolavano intorno al container verso mezzanotte, ma ha pensato fossero dei clienti. In realtà il martedì è il giorno di chiusura. Dunque due facevano da palo, uno nel parcheggio dietro il bar, l’altro sull’argine. Hanno rubato almeno 30 bottiglie, poi si sono presi la macchina del caffè, il macinino e il cassetto della cassa con all’interno circa 200 euro.

Le due piste Un solo allarme alimentato da due fenomeni distinti, dunque. La mano di chi ha colpito al Pedrocchi non può essere la stessa di chi ha derubato il bar Baessato e Pier88. In molti casi è stato riscontrato il solo furto di pochi spiccioli dal registratore di cassa, negli altri invece c’è anche la ricerca delle bottiglie, meglio se di pregio. Generalmente sono le bande dell’est che puntano agli alcolici. La vetrina infranta per intascare poche centinaia di euro, invece, sembra più tipica di una criminalità meno strutturata e più “di strada”.
Le indagini Se questo schema fosse confermato, dal punto di vista delle indagini la situazione è la seguente. La polizia ha individuato e denunciato un uomo di 34 anni, originario di Bergamo, sorpreso in galleria Borromeo mentre osservava le vetrine alle 5 del mattino. Alle spalle ha una sfilza di precedenti penali per furto e sono tutti colpi “mordi e fuggi”, non certo pensati e pianificati. Qui a Padova, al momento, gliene attribuiscono tre, tutti all’interno di istituti scolastici dove sono state scassinate le macchinette per la distribuzione delle bevande calde. La Squadra mobile sta cercando di capire se qualcuno dei colpi commessi in centro storico sono attribuibili a lui. Se così fosse le forze dell’ordine avrebbero fermato l’avanzata del ladro seriale che agisce in solitaria ma non della banda che imperversa a caccia di Champagne e altre bottiglie di pregio. La prova di questa avanzata che non accenna a fermarsi sta nei brogliacci di polizia e carabinieri, dove ormai i sopralluoghi di furto sono all’ordine del giorno.
L’allarme Ormai si sta diffondendo un sentimento di paura mista a scontento proprio tra gli esercenti, la categoria che più sta pagando questa ondata estiva di razzie. Chiaramente c’è chi ci marcia dal punto di vista politico, come la consigliera di “Libero Arbitrio” Elena Cappellini, che proprio ieri ha convocato via Facebook un ritrovo al Pier88 in segno do solidarietà. —
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