«Basta, Villa Italia e Le Staffe non ci fanno chiudere occhio»

Scegliere tra divertimento e riposo pare essere il rompicapo dell’estate 2019. Dovunque ci sia movida cittadina, c’è anche una schiera di residenti che protesta per il sonno negato. Questa volta tocca a Le Staffe e a Villa Italia. «L’altra sera in via Chilesotti», scrive Gianluca Moscatelli, un residente, «abbiamo avuto in contemporanea la musica a volume alto delle Staffe e soprattutto di Villa Italia fino a dopo le 2 di notte. Problema preventivamente segnalato già da mesi, ovviamente senza alcun esito».
Ed è solo la punta dell’iceberg. «Verso l’1.50 circa ho chiamato il numero delle emergenze della Polizia municipale per intervenire» riferisce Moscatelli «e la risposta è stata che mi mettevano in coda alle altre 10 chiamate ricevute per lo stesso tipo di motivo (disturbo alla quiete pubblica e musica ad alto volume) in tutta la città». L’esasperazione prende il sopravvento: «Questa città da qualche tempo nel weekend è completamente in mano ai locali, baretti vari che spuntano come funghi nel fine settimana e si trasformano in discoteche a cielo aperto senza alcun rispetto delle regole comunali e delle norme vigenti che prevedono che nessuna attività rumorosa possa disturbare la quiete pubblica dopo le 24. Da questo punto di vista il sabato e il venerdì notte a Padova vige l’anarchia totale. Nessun rispetto per i residenti e per chi ha il diritto a casa sua di poter dormire e risposare dopo una certa ora. Inoltre gli agenti in servizio nel fine settimana (in particolare il sabato) non sono sufficienti: 10 telefonate in coda e mai nessun intervento in tempi ragionevoli per questo tipo di urgenze». Mentre il residente resta in attesa del Settore Ambiente del Comune e delle misurazioni dell’Arpav, da Le Staffe arriva la difesa: «La concessione dell’amministrazione ci permette di rimanere aperti fino alle 2 con l’obbligo di abbassare la musica a mezzanotte», spiega Gian Pietro Spigolon, presidente della società Padovani che gestisce Le Staffe. «E per essere proprio sicuri di non sbagliare abbiamo installato una centralina all’impianto acustico che abbassa automaticamente la musica allora prestabilita». —
Elvira Scigliano
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