Beato Pellegrino «Doppio senso no»

Cresce la protesta di residenti e commercianti della zona contro l’ipotesi di eliminare l’attuale senso unico
MARIAN - PROTESTA VIA BEATO PELLEGRINO.
MARIAN - PROTESTA VIA BEATO PELLEGRINO.

No al doppio senso di marcia in via Beato Pellegrino. Ieri mattina, davanti a palazzo Maldura, un gruppo di residenti e commercianti della via, si sono trovati per protestare contro l'ipotesi, ventilata dalla giunta Bitonci, di aprire alle auto in tutti e due i versi. Accanto a negozianti e cittadini una buona dose di Partito Democratico, in doppia veste: quella di politici all'ascolto della città e quella di “residenti”, visto che in via Beato Pellegrino c'è la sede del Partito da 30 anni (da quando era Pci). Ad oggi via Beato Pellegrino è percorribile solo in direzione di Porta Trento, mentre la “risalita” è riservata ai bus. Buona parte dei cittadini vuole che resti tale ed hanno già raccolto 300 firme contro il doppio senso. Numerose le ragioni del no. Ci sono le mamme preoccupate: «siamo contrarissime», scandisce mamma Anna Nosella, «qui non c'è lo spazio per immaginare un doppio senso. La via è già molto trafficata, manca una necessaria pista ciclabile malgrado ci siano più di una scuola e la stessa università con flotte di giovani; inoltre già abbiamo il nostro bel da fare per garantire una disciplinata convivenza con lo scarico carico merci dei negozianti e già facciamo i conti con un significativo inquinamento».

I commercianti: «prima ci mettono un varco all'altezza di Porta Trento (mai attivato)», ricorda Giancarlo Trestin, 84 anni, della storica cartoleria, «e poi vanificano tutto riempiendo la via di traffico. Significa non conoscere questa strada: basti pensare che in via Giovanni da Verdara ci sono 36 mini appartamenti, dunque densamente popolato, e spesso i residenti sono costretti a parcheggiare (selvaggiamente) proprio in strada costringendo le auto ad invadere la corsia dei mezzi pubblici». Portavoce della protesta Anna Abbate: «Non vogliamo che la nostra strada sia trasformata in una giungla», tira le somme, «già siamo una cenerentola del centro. Nessuno dell'amministrazione comunale ha chiesto il nostro parere, alla faccia della partecipazione. Siamo costretti a rincorrere le voci, fra le quali che dovrebbero ricavare dei parcheggi blu nella via. Sarebbe follia». «Per mettere nero su bianco le voci di corridoio lunedì presenterò un'interrogazione in Consiglio all'assessore Stefano Grigoletto» annuncia Enrico Beda, consigliere del Pd. Con lui anche la consigliera Margherita Colonnello e Piero Ruzzante e Milva Boselli.

Elvira Scigliano

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