«Beh? Si tratta solo di un pollo alla fine tutti lo mangiamo»

Nessun coro di condanna davanti al liceo Curiel scuola che frequentava uno dei ragazzi del gruppo che ha maltrattato l’animale

Del video della povera gallina, spennata e presa a calci ieri mattina ha fatto il giro delle scuole e delle classi. Secondo i ragazzi l’animale era stato consegnato come regalo di compleanno a un diciottesimo. Era nato come uno scherzo, è virato nel peggiore dei maltrattamenti.

E ora quel video gira in modo virale. I ragazzi se lo sono passati sul telefonino. Ognuno ha avuto un pensiero personale seguito da un commento. C’è chi ha riso, chi si è indignato, chi ha fatto spallucce, e chi ne è rimasto impressionato, tanto da non riuscire a guardarlo fino alla fine. «Certo che abbiamo visto il video», rispondono in coro all’uscita della scuola un gruppo di studenti del liceo scientifico Curiel di via Durer, all’Arcella, la scuola che prima di trasferirsi in un altro istituto frequentava anche uno dei ragazzi che si è divertito a prendere a calci l’animale. «È vero che quello che ha fatto questo gruppetto di ragazzi è una cosa che non si deve fare, ma alla fine bisogna anche pensare che si tratta solo di un pollo. Tutti lo mangiamo il pollo», dice uno dei ragazzi. «Ci sta che vengano ripresi, magari dai genitori, ma mi sembra che di una bravata si stia facendo un caso troppo grande, addirittura a scuola qualcuno parlava di denunce per maltrattamenti agli animali», aggiunge un altro ragazzo del Curiel.

Non tutti però vedono il gesto in questa maniera, c’è chi invece si dichiara scioccato da quanto visto: «Non sono nemmeno riuscita a vedere tutto il video, mi sono fermata al primo calcio, mi faceva troppa pena quel pollo», racconta una ragazza che frequenta il terzo anno del liceo. «La cosa che mi ha più sconvolto e fatto stare male è stato sentire tutte le risate degli altri amici che guardavano e filmavano il pestaggio dell’animale», dice un’altra studentessa, che aggiunge. «Sarebbe giusto se la scuola decidesse di prendere dei provvedimenti, magari una sospensione. Ci vorrebbe una punizione esemplare non solo perché chi ha dato i calci al pollo si renda conto della gravità della sua azione, ma anche perché agli altri non venga mai in mente di fare una cosa del genere». —

Alice Ferretti

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