Ben 225 aziende fallite nel Padovano
Dati peggiori del 2009: concordato preventivo per 30

TRIBUNALE Fallimenti in crescita
La crisi delle aziende padovane è in costante aumento visto che nel 2010 ben 225 imprese sono state dichiarate fallite. Un dato estremamente negativo visto che nel 2009 erano state 194 e nel 2008, 139. L'aumento medio dal 2007 al 2010 si attesta al 35 per cento.
Un dato che assume maggiormente i suoi contorni nefasti se aggiunto ai numeri dei concordati preventivi che sono stati 30 nell'anno appena concluso (furono 41 nel 2009, 17 nel 2008 e solo 7 nel 2007). Il fallimento è una procedura concorsuale liquidatoria, che coinvolge l'imprenditore commerciale con l'intero patrimonio e i suoi creditori. E' diretta all'accertamento dello stato di insolvenza, all'accertamento dei crediti vantati nei suoi confronti e alla loro successiva liquidazione secondo il criterio della par condicio creditorum. Nel concordato preventivo l'imprenditore ricerca un accordo con i suoi creditori per non essere dichiarato fallito o comunque per cercare di superare la crisi in cui versa l'impresa. «In entrambe le procedure c'è stato d'insolvenza - dice il responsabile della cancelleria fallimentare Severino Pastore - nel concordato però si devono pagare i creditori privilegiati e parte di quelli chirografari, tutti i creditori votano, quindi il giudice decide se ammetterlo o meno. I numeri parlano chiaro, si è chiuso un anno pesante». Molte richieste di concordato, anche nel 2010 sono confluite poi nei fallimenti. Tra le aziende coinvolte tra queste procedure nel 2010 figurano diversi settori, dalle costruzioni all'edilizia, dall'arredamento alla carpenteria, dalla gestione di supermercati a quelle di applicazioni di hardware e software. Pochi nomi conosciuti, molte le piccole realtà. La crisi non ha risparmiato nessun settore, la provincia resta la più colpita, d'altronde la maggior parte delle aziende hanno sede fuori Padova.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video