Bertolissi: «Un caso che farà scuola»

«Siamo di fronte ad un caso unico, che farà scuola». Ne è convinto Mario Bertolissi, professore di diritto costituzionale all’Università di Padova, uno dei massimi esperti italiani di diritto pubblico.
«Gli aspetti dello scioglimento riguardano il consiglio comunale di Padova, è vero, ma non ci sarebbero implicazioni di carattere sostanziale», dice il professore. «Uno scioglimento avviene per cause diverse:qui è avvenuto perchè il sindaco è diventato ministro e, come previsto, gli succede il suo vice. La legge prevede adesso un procedimento del presidente della Repubblica che non determina a mio modo di vedere nessun depotenziamento del consiglio comunale e della giunta in carica perchè la volontà politica degli elettori che l’hanno eletta trova riscontro nella composizione degli organi».
Per Bertolissi il consiglio comunale rimane di fatto lo stesso: «Il dato politico è quello originario», precisa. «Gli organi anche se sciolti rimangono nella posizione originaria, così come sono stati eletti dai cittadini. E quindi hanno diritto a proseguire il loro lavoro. Intendo dire che la causa dello scioglimento non pregiudica il rapporto politico originario. Anche se alcuni dubbi di giurisdizione rimangono proprio per la straordinarietà del caso Padova».
E allora vediamo quali potrebbero essere questi dubbi.
«Avrei bisogno di qualche giorno per studiare attentamente i risvolti del caso, ma su una cosa si può riflettere subito. Si deve tener conto dell’atto d’investitura politica che il corpo elettorale comunale fa nel momento in cui elegge direttamente il sindaco, nel nostro caso Zanonato e non Rossi. Questa circostanza potrebbe indurre a concludere che il venir meno del titolare originario della carica comporta anche un depotenziamento dei poteri dell’intera amministrazione». Il dubbio, per esemplificare, è questo. Poniamo che la giunta di Ivo Rossi decida il prossimo mese, quindi a scioglimento ufficiale avvenuto, di progettare qualcosa di importante per la città e impegnare in questo progetto forti risorse. L’opposizione potrebbe impugnare la decisione? E ancor di più potrebbe impugnarla un eventuale nuovo sindaco eletto alle prossime elezioni puntando sul fatto che Ivo Rossi ha fatto scelte strategiche pur non essendo stato eletto direttamente dai cittadini?
Leandro Barsotti
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