Bimbi italiani iscritti ai centri estivi cinesi

Boom di adesioni, anche di bambini italiani, ai centri estivi organizzati dalla Scuola internazionale italo-cinese, di via Palladio 51/B, nel cuore dell’Arcella.
Al momento gli iscritti pre-adolescenti, figli di genitori italiani, sono già dieci, ma il numero è destinato a crescere vista l’offerta di qualità della nuova scuola, finanziata anche dal governo cinese, dove all’ingresso, sin dal primo giorno in cui è stata inaugurata dall’ex-ministro, Flavio Zanonato e dall’ex-sindaco reggente, Ivo Rossi, primeggia la scritta “Senza inglese non c’è lavoro. Senza cinese non c’è futuro”. Gli orari sono dalle 9 alle 15, ma con la possibilità di prolungare sino alle 17.50. Tempo lungo, in genere, riservato ai genitori che lavorano sino al tardo pomeriggio. Per un mese intero la retta è di 320 euro. Nella retta sono comprese due merende e un pasto al giorno. Numerose, poi, le attività a disposizione dei bambini: danza, ping pong e tante altre attività, sia sportive sia artistiche, con grande spazio, naturalmente, alla manualità e allo sviluppo dell’intelligenza. I corsi sono aperti anche ad agosto. La Scuola internazionale italo-cinese di Padova è la prima del genere in Italia. E’ stata fondata da un gruppo di professionisti e imprenditori, tutti originari della Cina, con l’assenso dell’Ambasciata cinese e dello stesso governo. I locali, (3.500 mq2 più 5.000 di giardino) della palazzina dove un tempo c’erano le suore di Santa Rosa, sono di proprietà della Diocesi.
Felice Paduano
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