Bloccati i tir in Sicilia, Padova rimane senza arance

Effetti della «rivolta dei forconi: al mercato agrialimentare manca una parte di frutte e verdura proveniente dall'isola

Gli effetti della «rivolta dei forconi» si fanno sentire anche nel Veneto. In particolare al Mercato ortofrutticolo di Corso Stati Uniti: da una settimana non arrivano i Tir, carichi di frutta e verdura, provenienti dalla Sicilia ed in particolare dal mercato all’ingrosso di Vittoria, il più importante punto di raccolta dell’ortofrutta prodotta in Sicilia.

In questi giorni, a causa dello sciopero dei camionisti che stanno bloccando lo stretto tra Messina e Villa San Giovanni, non arrivano arance, tra cui quelle della Piana di Paternò, mandarini, melanzane, peperoni, zucchine ed i pomodorini di Pachino.

«Ogni anno arrivano dalla Sicilia circa 450 mila quintali di prodotti freschi di stagione – spiega il direttore generale del Maap, Francesco Cera – In parte restano in città e nelle province limitrofe ripartono per il Nord Europa ed i Paesi dell’Est, comprese l’Ucraina e la Russia. Speriamo che il blocco dei Tir finisca presto e già nei primi giorni possano arrivare i carichi in programma. Altrimenti, sia come agrumi che come verdure di stagione, saremo costretti a rifornirci dal grande mercato spagnolo. Anche se, come sanno gli addetti ai lavori, le arance di Sicilia sono più buone».

Intanto i dirigenti e gli amministratori del Maap (in cui ci sono anche azioni del Comune, della Camera di commercio e della Provincia) in questi giorni stanno facendo il consuntivo della missione economica effettuata, insieme all’Agrimercato di Verona, a Kiev, capitale dell’Ucraina. «Abbiamo preso molti contatti per esportare più frutta ed insalatine confezionate anche nel grande Paese, che una volta era il granaio dell’Unione sovietica», aggiunge Cera. Non solo nell’agroalimentare l’Ucraina è il ponte naturale dell’export verso la Russia.

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