Borse di studio ferme, attacco on-line e flash-mob

Lo scorso anno l’attacco “piratesco” arrivò dal mare, ora la battaglia si sposta on line. Il termine tecnico è «mail bombing»: un vero e proprio bombardamento di messaggi rivolti alla casella di posta elettronica del soggetto della protesta. Risultato? Server di posta in tilt, mancata ricezione di mail di lavoro con relativo salto di nervi (e di appuntamenti) del titolare dell’indirizzo.
L’attacco.
Gli studenti universitari padovani, stanchi di lottare per la «sacrosanta erogazione delle loro borse di studio», hanno dato il via all’attacco della mail dell’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan, «colpevole di ritardare la distribuzione degli assegni riferiti al 2011». Si tratta del primo atto di una protesta che proseguirà senza battute d’arresto fino all’erogazione delle borse.
L’appuntamento.
Oggi i ragazzi del Sindacato degli Studenti si sono dati appuntamento alla mensa San Francesco per dare avvio «all’operazione sensibilizzazione» dei propri colleghi. C’è da scommettere che non mancheranno di inondare ogni angolo del Bo con l’intestazione della mail cui inviare la propria formale protesta, o anche semplicemente un messaggio vuoto. Sarebbe sufficiente che solo la metà degli studenti padovani (in totale sono sessantamila) premesse “invio” per mettere ko la casella di Donazzan.
L’erogazione.
«Come già accaduto lo scorso anno, la Regione Veneto ritarda nell'erogare agli studenti beneficiari le borse di studio assegnate: attualmente pochissime borse sono state versate, lasciando gran parte degli studenti idonei con nient’altro che una vaga promessa di pagamento futuro», spiegano i ragazzi del Sindacato degli Studenti. «In questo modo la Regione compie la precisa scelta politica di ritardare il versamento di oltre 2800 borse di studio, con il pretesto di essere tenuto al rispetto del patto di stabilità. La Giunta Zaia, non ritenendo il diritto allo studio una priorità, decide quindi di tenere bloccati i fondi per le borse di studio oltre ogni logica temporale: l'unica certezza in questo senso è che i soldi verranno versati entro dicembre, con un ritardo di molti mesi, che impedisce agli studenti idonei di far fronte alle ingenti spese della vita universitaria. Inoltre, anche quando il pagamento delle borse sarà finalmente effettuato, non si ha la certezza che tutti gli idonei riceveranno la quota loro assegnata, visto che quest'anno il fondo statale per il diritto allo studio è stato dimezzato e la Regione non è intenzionata a contribuire con finanziamenti propri».
L’affondo.
Il Sindacato degli Studenti ha intenzione di andare fino in fondo: «Vogliamo agire concretamente perché la Regione dia agli studenti ciò a cui hanno diritto. Per questo oggi metteremo in scena un flash mob alla mensa San Francesco e mercoledì 4 luglio ci troveremo alle 16 sotto l'orologio di Piazza dei Signori per informare gli studenti e discutere con loro della situazione. Inoltre abbiamo invitato tutti gli studenti idonei a far sentire la loro voce tramite un mail bombing all'assessore Donazzan, per reclamare la borsa e dimostrare quanto il problema sia grave e la sua soluzione non più procrastinabile».
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