Borse di studio universitarie ora arriveranno in tempo
Per la prima volta gli studenti padovani potranno avere la loro borsa di studio in tempo utile per utilizzarla: sembra un dettaglio scontato, ma le famiglie che hanno un figlio all’università sanno...
Per la prima volta gli studenti padovani potranno avere la loro borsa di studio in tempo utile per utilizzarla: sembra un dettaglio scontato, ma le famiglie che hanno un figlio all’università sanno bene che così non è. Le borse, riservate agli studenti più bisognosi (e bravi, perché la selezione è in base sia al reddito sia al merito), sono in realtà da sempre più un rimborso che un finanziamento: ad erogarle è la Regione Veneto e i ritardi normalmente superano l’anno. In altre parole, di solito i soldi arrivano quando la famiglia, che sulla carta non si può permettere le spese, di fatto le ha già dovute affrontare. Quest’anno, grazie all’insistenza delle associazioni studentesche è stato possibile stanziare i fondi già ora e nel giro di un mese dovrebbero essere accreditati, con almeno sei mesi di anticipo rispetto al passato. Ieri il Consiglio d’amministrazione ha autorizzato l’anticipo pari a 2, 5 milioni di euro per l’erogazione totale delle borse di studio per l’anno accademico in corso, come impegno concreto nei confronti degli studenti e delle loro famiglie. Nella delibera si specifica inoltre che l’erogazione totale sarà da considerarsi definitiva anche nel caso si verificasse la mancata copertura totale dei relativi oneri in sede di saldo dei corrispondenti finanziamenti regionali. Non solo: «L’ateneo», spiega Pietro Bean, rappresentante in Cda del Bo per Studenti per - Udu Padova e promotore, insieme ad Enrico Mazzo ed Ilaria Coracin, della mozione che ha portato alla delibera di ieri, «ha preso un impegno non solo per quest’anno, ma anche per quelli a venire. La legge prevede che a ciascuna università non possa giungere un finanziamento statale inferiore all’80% dell’anno precedente: la nostra Università si impegnerà dunque ad anticipare di tasca propria tale quota, sapendo che riuscirà sempre a coprire la spesa. Siamo molto contenti di aver promosso la sistematizzazione di queste pratiche, che consentiranno agli studenti di accedere in tempi rapidi al sussidio di cui sono legittimi beneficiari».
Festeggiavano, ieri, anche i rappresentanti del Sindacato degli Studenti, che hanno lavorato per smuovere la Regione: «Abbiamo organizzato assemblee, photobombing e sit-in», spiega Nicola Pelusi, «e alla fine siamo stati ascoltati. Quest’anno la Regione ha stanziato i fondi necessari. Nell’attesa, che può durare diversi mesi, l’università si è impegnata ad anticiparli. Ci auguriamo ora che il Consiglio Regionale approvi la nostra mozione, che la vincola alla copertura totale entro il 31 dicembre».
Silvia Quaranta
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