Bruciate tre auto di lusso all'imprenditore
Insegue l'autore del rogo, che però si dilegua. Danni per 300 mila euro. «Minacce? Mai ricevute»

BORGORICCO.
Tre auto di grossa cilindrata a fuoco, 300.000 euro i danni, tanti gli interrogativi sui quali indagano i carabinieri della compagnia di Cittadella. L'incendio, ieri notte alle 2, ha semidistrutto una Porsche 911 e due Mercedes, un CL 500 e un SL 500, tutte della famiglia dell'imprenditore Roberto Gesuato, che abita in via Roma 13A. «Mi ero appisolato in poltrona davanti alla tv accesa - spiega l'imprenditore - Mi sono svegliato per puro caso perché mi è caduto il telecomando che tenevo in mano. In quel momento ho sentito un rumore dalla telecamera che riprende l'esterno della villetta, come un sibilo. Istintivamente ho guardato il monitor: il fuoco avvolgeva la Mercedes SL. Le fiamme erano così alte che superavano il tetto. Tra i bagliori ho scorto uno sconosciuto con una maglia grigia e il cappuccio in testa che stava saltando il cancello. Allora l'ho aperto e mi sono precipitato fuori, ho cercato di rincorrerlo ma lui era già lontano, non ce l'ho fatta a raggiungerlo». A Gesuato non è rimasto che tornare di corsa indietro. «Con mio figlio e un suo amico che si era fermato a dormire da noi abbiamo riempito secchi di acqua e l'abbiamo gettata sulle auto. Poi ho preso una canna lunghissima dal giardino e spento il resto». Quando i vigili del fuoco sono giunti sul posto, l'incendio era stato domato quasi del tutto. «I pompieri mi hanno detto che siamo stati bravi: se le fiamme avessero raggiunto gli scuri, che sono in pvc, partiva anche la casa. Ma io dico che sono stato pure fortunato a svegliarmi, le auto potevano scoppiare e farci saltare in aria». Nessun dubbio sulla natura dolosa. I carabinieri, giunti sul posto, hanno rinvenuto vicino alle vetture date alle fiamme una tanica rudimentale con dentro benzina. Tanica e auto sono state messe sotto sequestro e Gesuato è stato sentito per capire se avesse qualche sospetto sull'autore e sui motivi per cui potesse essere nel mirino di qualcuno. Il fatto strano è che sono state incendiate «solo» 3 delle 5 vetture che erano parcheggiate sul piazzale della villetta. Non sono state toccate né l'Audi di grossa cilindrata che Gesuato usa abitualmente né una Maserati, che si trovavano ai lati delle tre e insieme superano i 200.000 euro di valore. «Ho ripetuto che non ho mai ricevuto minacce e non ho sospetti. Secondo me è una questione di invidia, 15 giorni fa hanno tentato di portarmi via la Mercedes SL. I carabinieri mi hanno detto che è stato un principiante, perché se la benzina fosse stata versata dall'alto avrebbe fatto danni maggiori. Nella Porsche, ad esempio, l'hanno versata dentro l'alettone, direttamente sul motore». Gesuato è titolare della Rost Company con sede a Bucarest, in Romania. «Attualmente mi occupo di transazioni finanziarie, compro e rivendo. In questo periodo sto trattando olio di colza - spiega Gesuato - Sto sempre in Romania, qui in Italia ci vengo poco. Ma ora sono intenzionato ad andare via per sempre. Intanto ho già chiamato una ditta per farmi installare un impianto di allarme. Lo voglio potente, costi quel che costi. E poi assolderò una guardia del corpo». E' comunque insolito il fatto che sconosciuti se la prendano con qualcuno senza motivo, per questo i carabinieri stanno facendo accertamenti su tutto l'entourage di Gesuato e pure sul suo pregresso.
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