Bullo alla Falconetto, esposto in questura

Il caso di sospetto bullismo alla scuola media Falconetto è finito in questura. I genitori dello studente vessato hanno parlato ieri mattina con il responsabile dell’ufficio minori che si occuperà, insieme ad un gruppo di esperti, di approfondire quanto successo.
Il giovane, che frequenta la scuola nel quartiere Forcellini, l’altro giorno è finito al pronto soccorso in seguito ad una spinta data dal bullo della classe ad un compagno. Quest’ultimo è poi caduto addosso a lui che già soffre di problemi alla schiena.
«Dato che stiamo parlando di un minore, verso il quale non è possibile a questi livelli aprire un procedimento e quindi perseguirlo, per ora abbiamo solamente segnalato il fatto alle forze dell’ordine, che dopo aver svolto alcuni accertamenti, ci convocheranno e ci spiegheranno come possiamo muoverci», dice il padre del ragazzo, dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di tre giorni. «Intanto questa mattina (ieri) abbiamo avuto un colloquio con la preside della scuola, dove abbiamo chiesto che vengano presi dei provvedimenti disciplinari verso questo alunno dall’indole particolarmente aggressiva», continua il genitore. «La risposta che ci è stata data devo dire che non è stata molto soddisfacente. Ci è stato detto che la scuola sta provvedendo già da tempo a seguire più approfonditamente il caso e che ad oggi non verrà presa alcuna decisione drastica».
Dalla parte della scuola media Falconetto, a cercare di chiarire la situazione, la professoressa Antonella Disarò, che tiene a sottolineare come l’istituto si sia attivato già da un anno su questo versante. «Non è una situazione semplice da gestire in una scuola che avrebbe bisogno di ricevere una mano anche da altre strutture. In ogni caso ci teniamo a precisare che i ragazzi della Falconetto, valutando ogni singolo caso, sono seguitissimi dagli insegnanti. Purtroppo episodi come quello accaduto martedì mattina possano capitare tra adolescenti che spesso, non rendendosi conto, magari per gioco, non riescono a dosare la propria forza e finiscono per farsi male», spiega la docente, che annuncia che nonostante non verranno applicate sospensioni o allontanamenti del ragazzo in questione, presto per trattare la vicenda verrà indetto un consiglio di classe. «Ci attiveremo attraverso una riunione che coinvolgerà genitori e docenti, dove affronteremo la problematica emersa, cercando di capire se davvero coinvolge molti studenti e crea questo grande disagio».(a.f.)
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