Cane chiuso nel recinto tra fango e feci per mesi Proprietari condannati

CURTAROLO. Tenevano il cane in un serraglio, tra fango e feci: due anni dopo il sequestro, arriva la condanna per i proprietari. Un uomo e una donna di Curtarolo sono stati condannati in primo grado a 20 giorni di reclusione per avere segregato il cane, un meticcio di 6 anni, per oltre un anno in un serraglio sigillato senza alcuna via di accesso, tra fango e feci, senza un riparo adeguato né acqua pulita, completamente ricoperto di pantano e fogliame. La sentenza e la confisca dell’animale arrivano a 2 anni dal sequestro delle guardie zoofile Oipa di Padova.
«Nonostante il pm avesse richiesto una condanna a 4 mesi per entrambi gli imputati», spiegano dall’Oipa, «la sentenza rappresenta una presa di posizione dell’autorità giudiziaria rispetto alla detenzione non adeguata dei cani». La condanna «è quindi un importante primo passo, ma le pene previste al momento per questo tipo di reati non sono commisurate alle condizioni indecorose in cui troppo spesso molti animali sono costretti a vivere».
«Il cane è stato trovato nelle stesse condizioni del primo sopralluogo avvenuto un mese prima, quindi i proprietari non si sono presi cura di apportare le migliorie», sottolinea Antonio Buson, che coordina le guardie eco-zoofile Oipa padovane. «È responsabilità dei proprietari garantire il benessere del proprio animale. Abbandonare un cane a se stesso, privato di contatti sociali, in un recinto senza possibilità di uscire, senza pavimentazione né un riparo idoneo, è un abuso che finalmente viene punito dalla legge». Il cane ora sta bene e si trova in custodia nel canile rifugio San Francesco di Presina di Piazzola, in attesa di essere adottato. —
Silvia Bergamin
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