Carige, seconda rapina in 20 giorni

Colpo-fotocopia a Vigonza di due malviventi mascherati, bottino di 16 mila euro

VIGONZA. Carige di Perarolo nel mirino dei rapinatori. Che ieri pomeriggio hanno messo a segno una rapina fotocopia di quella dello scorso 18 novembre. Consistente il bottino: 16 mila euro.

Il mese scorso la coppia di banditi, con maschere di gomma e guanti, era riuscita a portare via 12 mila euro, più altri 2.300 che una pensionata aveva appena prelevato, minacciandola con il taglierino alla gola perché li consegnasse. Erano le 15.15 di ieri quando due persone con il volto travisato da maschere di gomma sono entrate uno dopo l’altro attraverso la bussola, il secondo era armato di pistola. «Il primo l’ha spinta, l’altro gli è andato dietro», racconta uscendo V.T., 42enne cliente residente a Stra, rimasto bloccato all’interno della banca di via Diaz insieme ad altre 3 persone.

«Il primo ha raggiunto il bancone e l’ha scavalcato con un balzo, intimando al cassiere di consegnargli il denaro. Armi non ne ho viste, ma forse perché il complice ci ha fatto voltare subito. Ci ha detto di buttare a terra le borse e di girarci faccia al muro, di non guardare e di non usare i telefonini, ché non ci avrebbe fatto niente di male. Erano italiani, italianissimi, sul metro e 70».

Il tutto è durato pochi minuti, poi i due sono usciti e hanno raggiunto a piedi il campo dietro l’edificio, dove hanno potuto togliersi la maschera lontano da testimoni e andarsene con un’auto che sicuramente avevano parcheggiato nelle vicinanze.

Sul posto sono accorsi i carabinieri di Pionca di Vigonza, che hanno raccolto le dichiarazioni di clienti e dipendenti. «Ho vissuto momenti di autentico terrore», racconta Patrizia, un’altra cliente sequestrata dai banditi, anche lei di Stra. «Il complice mi ha preso per un braccio e mi ha accompagnato al muro. Mi ha detto: “Posa la borsa e girati, non ti succede niente, ma non ti azzardare a toccare il cellulare”. Non so se piangevo più io o una ragazza che si è trovata nella mia stessa situazione. In quei pochi minuti mi sono vista passare i miei 47 anni di vita davanti. Ho un’amica che lavora in banca ed è stata rapinata due volte. Mi ha raccontato che cosa si passa quando si viene minacciati, ma viverlo in prima persona è davvero devastante».

La donna conferma che i banditi erano italiani: «Direi quasi di Padova», commenta non senza un pizzico di ironia dopo la paura. (g.a.)

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