Cartiera Cariolaro prepara l’approdo con la Mantovana

PADOVA. La Cartiera Mantovana di Maglio di Goito, di proprietà della famiglia Marenghi, le cui origini risalgono al 1616, sta trattando l’acquisizione, attraverso la cessione di un ramo d’azienda, dello stabilimento della Cariolaro di Carmignano di Brenta, i cui 80 dipendenti sono già tutti in cassa integrazione straordinaria.
In Veneto, la cartiera lombarda ha già acquisito in passato la cartiera di Galliera Veneta. In base a quanto hanno dichiarato, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, il segretario generale della Cgil, Andrea Castagna ed il suo collega Marcello Malerba, della segreteria Slc ( settori carta e grafica), i mantovani pretenderebbero di non assumere gli impiegati e di lasciare a casa 30 operai.
Di conseguenza, per essere competitivi, i dipendenti, che sarebbero riassunti dalla cartiera di Goito, dovrebbero lavorare più giorni all’anno. Anche più di 200, con ritmi stressanti e con straordinari a nastro, affermano i sindacalisti padovani.
«La riapertura delle aziende, anche in questi tempi di crisi, non deve avvenire mai a queste condizioni di sfruttamento», sottolinea Castagna. «Questa non è altro che una forma di ricatto verso i lavoratori cassintegrati che, purtroppo, non hanno alternative. Tra l’altro nelle situazioni delle cartiere chiuse dell’Alta non ci sembra di essere molto lontani dall’accordo sbagliato della Fiat a Pomigliano, dove al sabato il lavoro è diventato ordinario e non straordinario».
Malerba, invece, tira in ballo il ruolo che, nella crisi delle cartiere dell’Alta, dovrebbe avere la Regione Veneto. « Zaia ed i suoi colleghi di Palazzo Balbi non dovrebbero lasciare soli gli imprenditori del comparto», dice il sindacalista della Slc. «Proprio la Regione dovrebbe avere un ruolo attivo a pilotare la crisi sui binari corretti dell’eventuale ripresa, assicurando risorse preziose sia sul piano della tecnologia che dei diritti acquisiti dei lavoratori e della formazione».
Sempre Malerba, durante la conferenza stampa, ha ricordato infine che gli uomini della Finanza hanno scoperto 118 ore di lavoro straordinario in nero alla Gondola Triveneta, un’azienda di 43 dipendenti con sede a Cazzago di Pianiga .
(f.pad.)
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