C’è un accordo e si ferma l’autogestione al Girardi

CITTADELLA. Gli studenti del Girardi entrano in autogestione, ma dopo appena una giornata di occupazione tirano i remi in barca. A farli desistere sarebbe stata una lettera che il dirigente Carlo...

CITTADELLA. Gli studenti del Girardi entrano in autogestione, ma dopo appena una giornata di occupazione tirano i remi in barca. A farli desistere sarebbe stata una lettera che il dirigente Carlo Marzolo ha inviato alle famiglie degli studenti comunicando che «l'occupazione non è autorizzata ed è un atto illegale. Si chiede dunque ai genitori di far rientrare a casa i propri figli nell'orario regolare di fine delle lezioni, e di venire a scuola a riprenderli in caso non tornino spontaneamente, così da evitare conseguenze di carattere disciplinare - prima di tutte l'annullamento di gite e viaggi di istruzione - ed eventualmente anche sul piano legale». Dopo lo stop dell'autogestione, preside, presidente del Consiglio di Istituto e i rappresentanti del Comitato Genitori, sono giunti a un accordo per «individuare i problemi di più urgente soluzione e ad avere un'interlocuzione con i livelli istituzionali competenti», dice Marzolo. «Ricevuta dunque la garanzia che verrà mantenuta alta l'attenzione sui temi oggetto della protesta, gli studenti hanno deciso di modificare gli strumenti della loro mobilitazione». (s.b.)

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