Ceva-Carraro, salvi i 67 posti
Gli addetti del magazzino logistico di Monselice ricollocati o indennizzati con 24 mila euro

MONSELICE. Tutti salvi i 67 posti del magazzino logistico Ceva Carraro di Monselice anche se la struttura sarà trasferita nel sito del gruppo a Poggio Fiorito in provincia di Chieti la prossima estate. Dopo 10 mesi di tira e molla e quattro incontri al ministero dello Sviluppo Economico la trattativa che aveva come obiettivo quello di salvare i 32 dipendenti amministrativi di Carraro attivi a Monselice e i 35 lavoratori della catena degli appalti Ceva si chiude in positivo: tutti troveranno o una nuova collocazione nei siti produttivi del gruppo a Campodarsego e Rovigo o verranno reintrodotti sul mercato del lavoro grazie da un’agenzia privata per il lavoro. «Gli amministrativi direttamente assunti da Carraro, seguiti dai sindacati dei metalmeccanici, troveranno una nuova collocazione nei due siti produttivi del gruppo tra Rovigo e Padova nord», spiega Romeo Barutta, segretario della Filt Cgil di Padova. «Per gli altri 35 le strade saranno differenti: per 25 di questi l’azienda si è impegnata o a trovare una ricollocazione diretta nei siti di Carraro Drive Tech di Campodarsego e di Agritalia a Rovigo o a finanziare un percorso di staff leasing dei lavoratori che saranno assunti a tempo indeterminato da un’agenzia per lavoro. Entro l’1 luglio 2018 i lavoratori saranno reinseriti dall’agenzia alle stesse condizioni contrattuali. Se invece l’agenzia non riuscisse a trovare alcuna occupazione per una parte di questi sarà la stessa Carraro a saldare a ciascun lavoratore 24 mila euro». Ma una soluzione si è trovata anche per i rimanenti 7 dipendenti del sito di Monselice. «Attualmente impiegati nella catena degli appalti di Ceva nella Bassa Padovana», conclude Barutta, «rimarranno nel sito per essere impiegati nei futuri contratti che la multinazionale della logistica si presume chiuderà per l’utilizzo degli spazi che fino destinati al magazzino ricambi di Carraro. Se non dovesse presentarsi alcuna offerta, i lavoratori verranno indennizzati con un assegno di 24 mila euro».
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