Cittadella piange Dora Carniello era ospite della Borgo Bassano

CITTADELLA
Quattordici vittime nella casa di riposo di Borgo Bassano, continua ad aggravarsi il bilancio di morte del Covid-19 all’interno del centro servizi per anziani all’ombra delle mura di Cittadella. Sabato se ne è andata Dorina Carniello, per tutti “Dora”, storica commerciante del centro storico di Cittadella, intere generazioni per oltre mezzo secolo hanno acquistato da lei frutta e verdura.
La seconda ondata della pandemia continua a uccidere: tamponi rapidi, dispositivi di protezione individuali, il rispetto rigoroso delle norme in materia di sicurezza sanitaria non sono bastati, il Coronavirus è riuscito a entrare in un paio di giorni dopo la metà di ottobre, al primo riscontro sono emerse dodici persone positive fra gli ospiti, un medico e un infermiere Da lì un crescendo, fino al contagio record in provincia di Padova, 58 su 62 ospiti positivi.
Sabato pomeriggio è mancata Dora, vedova Tolfo. Aveva 93 anni. «Mamma era ospite della casa di riposo da otto anni» racconta la figlia Mariangela, «era malata di Alzheimer, ma da un punto di vista fisico non soffriva di particolari patologie. Una quindicina di giorni fa era stata sottoposta al primo tampone, l’esito era stato negativo, tuttavia aveva iniziato ad accusare leggeri sintomi. Al secondo tampone è risultata positiva, ha avuto bisogno di ossigeno, le è stata diagnosticata una polmonite e sabato è mancata». È un pezzo di storia di Cittadella che se ne va: «Abitava in via dell’Asilo in centro, per oltre 50 anni ha gestito un negozio di frutta e verdura in via Indipendenza. È sempre stata una roccia, molto attiva, inarrestabile, piena di energie e idee, cordiale e sempre sorridente». Il funerale sarà celebrato domani alle 10 in duomo a Cittadella.
Il Centro residenziale per anziani della città murata si trova a dover resistere su un altro fronte: la scorsa settimana si è infatti determinato un nuovo focolaio anche a Campo San Martino, a Villa Breda, dove nell’arco di pochi giorni sono venute a mancare tre persone. —
Silvia Bergamin
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