Cittadella, vigili come militari: casco e taser, scudo e bodycam

Dopo la mitraglietta la pistola elettrica: il regolamento apre a spray urticante e maschere antigas, manganelli vari e giubbotti antiproiettile
Agente della polizia locale di Cittadella con una mitraglietta Scorpion
Agente della polizia locale di Cittadella con una mitraglietta Scorpion

CITTADELLA. La mitraglietta, la pistola elettrica, il cuscino per i Tso e lo spray al peperoncino: i vigili di Cittadella non sono mai stati così “militari”. Il salto di qualità e quantità di equipaggiamento è arrivato con il via libera del Consiglio comunale di giovedì sera. Il parlamentino locale - dopo aver rivisto il dress code della polizia locale rendendolo meno dettagliato di quanto proposto in origine - ha infatti varato il nuovo regolamento di disciplina dell’armamento della polizia locale.

«Il mestiere del vigile è cambiato» ha scandito il sindaco Luca Pierobon «non è più la persona che fa il giro per il centro, che fornisce indicazioni sugli uffici; certo, rimane anche questa dimensione, ma ora i nostri operatori sono impegnati sul fronte della sicurezza, abbiamo dei professionisti che si vanno ad addestrare al poligono, che studiano il falso documentale e scoprono passaporti falsificati in maniera eccellente; girano il territorio tutto il giorno e gran parte della notte e prevengono fenomeni di degrado; rischiano a volte la loro incolumità, perché qualcuno mette loro le mani addosso, o li minaccia con oggetti appuntiti, come è successo di recente a Fontaniva».

Il comandante del distretto PD1A di Cittadella, Samuele Grandin, ha rivendicato il percorso di questi anni: «Abbiamo lavorato molto sulla formazione del personale e siamo stati impegnati con l’Arma dei carabinieri in operazioni particolari, a Carmignano anche per la vicenda dell’Audi Gialla».

Ed ecco allora tutte le dotazioni di sicurezza previste per “l’agente tipo”, all’articolo 9 si fa l’elenco: il personale può essere dotato di giubbotto antiproiettile, spray anti aggressione, mazzetta di segnalazione (il manganello fisso), distanziatore in polimero estensibile (il manganello telescopico), casco operativo, maschera antigas, guanti antitaglio, scudo di protezione, cuscino per Tso e body cam.

«Per quel che riguarda la telecamera individuale da indossare» ha puntualizzato Grandin «attendiamo la disciplina della privacy. Stiamo svolgendo tutti gli approfondimenti del caso in un costante dialogo con la Prefettura di Padova».

Il comandante è tornato anche sulla vicenda della mitraglietta, ovvero la Scorpion calibro 9x21 con due caricatori da 15 colpi l’uno, un dispositivo di mira laser e la canna più lunga rispetto a quella delle altre armi già in dotazione ai vigili. «Abbiamo pensato a questa semiautomatica» ha ribadito Grandin «perché la polizia locale è spesso in prima linea. Non a caso ho ricevuto molte chiamate di colleghi interessati a iniziarne l’utilizzo. Ringrazio gli operatori per la capacità che hanno avuto di cambiare e formarsi».

Prima dell’approvazione con nove voti favorevoli e due astenuti, il regolamento è stato emendato su proposta del consigliere comunale di maggioranza Luca Pavan, che ha chiesto di integrare l’articolo 9 aggiungendo alla dotazione «qualsiasi tipo di arma prevista dalla normativa nazionale in vigore al momento dell’utilizzo, ad esempio il taser».

Si tratta della pistola che “spara” scariche elettriche provocando una temporanea paralisi muscolare che immobilizza i malintenzionati. Impiegata da qualche anno in diversi paesi del mondo, tra cui Stati Uniti, Francia e Regno Unito, da settembre dello scorso anno viene sperimentata in alcune città italiane dalle forze nazionali di polizia: sperimentazione che sta avendo successo.

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