Colli Euganei, percorsi per mountain bike danneggiati dal nubifragio

Alberi crollati e frane lungo alcuni sentieri molto frequentati in questi giorni. Volontari al lavoro per rimetterli a posto. L’Ente: «Faremo un sopralluogo»  
Arquà Petrarca (PD), 26 agosto 2020. Percorsi per MTB inagibili. Nella Foto: un percorso già transennato e inaccessibile
Arquà Petrarca (PD), 26 agosto 2020. Percorsi per MTB inagibili. Nella Foto: un percorso già transennato e inaccessibile

GALZIGNANO TERME. In alcune zone dei Colli Euganei il violento nubifragio che si è abbattuto nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, con forti raffiche di vento e tanta acqua caduta in pochi minuti, ha provocato l’effetto di una mini tempesta Vaia.

Alberi crollati sulle strade e sui sentieri della rete del Parco Colli, pietrisco e legname portati a valle da torrenti di rapina che sono usciti dall’alveo e hanno invaso piazze e case, com’è successo ad esempio ad Arquà Petrarca e a Galzignano Terme dove i lavori di pulizia con le pale e le spazzatrici non si sono ancora conclusi.

IL PROBLEMA

Gli escursionisti e gli appassionati di mountain bike, che in questi giorni frequentano gli itinerari della rete ufficiale dell’Ente Parco Colli, segnalano una situazione difficile e talvolta pericolosa dovuta al fatto che molti percorsi sono interrotti dal crollo di alberi e grossi rami o da piccoli smottamenti di terreno dovuti alla scarsa regimazione delle acque di superficie e alla mancata pulizia dei boschi.

Arquà Petrarca (PD), 26 agosto 2020. Percorsi per MTB inagibili. Nella Foto: dettaglio di una frana
Arquà Petrarca (PD), 26 agosto 2020. Percorsi per MTB inagibili. Nella Foto: dettaglio di una frana


Smottamenti che in alcuni casi hanno fortemente ridotto la larghezza del sentiero. Com’è successo sopra il borgo di Arquà Petrarca dove uno sterrato molto battuto soprattutto dai biker nella zona della Montanella, che sbuca in via Spinelli, è stato chiuso dal comune per motivi di sicurezza. Una situazione di difficoltà per la caduta piante viene segnalata anche sul circuito per escursionisti e appassionati del mountain bike del Monte Ricco, sopra Monselice.

I VOLONTARI

Per cercare di ripristinare il passaggio ostruito dalle piante spezzate dal forte vento, l’associazione di tutela ambientale “Sentieri Puliti” di Galzignano Terme, che sugli Euganei conta una quarantina di volontari, è intervenuta già domenica notte e lunedì mattina sul monte Ventolone.

«Con la motosega abbiamo liberato il passaggio dalle piante crollate», spiega un operatore del gruppo presieduto da Gianluca Tasinato, che un paio d’anni fa ha lavorato anche sull’Altopiano di Asiago in occasione della tempesta Vaia.

«Di lavoro sul colle che è stato particolarmente interessato dal nubifragio e nella zona dei Sette Guadi verso il monte Fasolo, molto battuta dai biker che amano i percorsi estremi, ce n’è tanto da fare. Purtroppo non è una novità che ad ogni nubifragio sui colli crollano alberi. Un problema che è imputabile alla poca cura delle aree boscate». La pulizia della rete dei sentieri nell’area dei Colli è in mano sopratutto ai volontari. A volte interviene anche il Cai di Padova e di Este, mentre la manutenzione del sentiero “Alta Via numero 1” di 42 chilometri che inizia a Villa di Teolo e attraversa tutte le cime più alte, è in capo alla sezione di Padova dell’associazione Giovane Montagna.

IL PARCO COLLI

Per quanto riguarda la tenuta della rete dei percorsi all’interno del perimetro del Parco Colli, l’Ente da quando non dispone più gli operai forestali si affida a Veneto Agricoltura. «Abbiamo avuto numerose segnalazioni di alberi crollati che ostruiscono i percorsi», affermano alla sede di Este. «Nei prossimi giorni effettueremo dei sopralluoghi per avere l’esatta dimensione del problema. Abbiamo informato Veneto Agricoltura, in alcuni casi si dovranno mettere in atto degli interventi strutturali. Sopratutto dove i torrenti sono usciti dall’alveo originale. Si tratta di lavori che devono essere finanziati dalla Regione». —

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