Colpito in viso dal pallino sparato da un cacciatore

Il ferimento è avvenuto domenica mattina in zona abitata a Casale di Scodosia L’uomo ha preso il numero di targa e ha denunciato il fatto ai carabinieri
Di Nicola Cesaro
Casale di Scodosia, 16 Ott 2014 Jurgen Gowik ferito al volto dallo sparo di un cacciatore, indica il punto d'impatto Ph. Zangirolami
Casale di Scodosia, 16 Ott 2014 Jurgen Gowik ferito al volto dallo sparo di un cacciatore, indica il punto d'impatto Ph. Zangirolami

CASALE DI SCODOSIA. Stava passeggiando per le campagne del paese quando un pallino sparato da un cacciatore gli è finito sul viso. Jurgen Gowik, tedesco di nascita ma da anni in Italia, ha rimediato solamente paura, un po’ di barba spuntata e un bruciore durato qualche ora: il cittadino di Casale di Scodosia è però consapevole di aver scampato d’un soffio qualcosa di ben più grave. Domenica mattina, intorno alle 11, Gowik era uscito a passeggio con il suo cane. Ha imboccato una stradina minore da via Caodalbero, non distante dal centro paesano, e si è avventurato nelle campagne della Scodosia: «Ho notato subito passare un’automobile con alcuni uomini a bordo che mi parevano cacciatori, ma non ho dato peso alla circostanza» spiega Gowik «Dopo poco ho sentito uno sparo, seguito da un altro e da un altro ancora. In quel momento un pallino mi è piombato addosso al volto». Il colpo sparato da uno di quei cacciatori aveva terminato la sua corsa proprio contro l’uomo in passeggio: «Sono stato estremamente fortunato, visto che il pallino era già in caduta e dunque non mi ha colpito con violenza. Mi si è bruciata un po’ la barba e ho rimediato una scottatura che mi ha infastidito per qualche ora». Dopo aver imprecato contro il cacciatore, Gowik si è segnato il numero di targa dell’auto di quest’ultimo e si è recato nella locale stazione dei carabinieri. «Sono stato solamente fortunato: non è stata sicuramente la bravura del cacciatore a mancarmi, anzi! Se quello stesso pallino incandescente mi avesse colpito all’occhio, per esempio, avrei avuto dei seri problemi» continua l’uomo «Basti vedere quello che è successo nei giorni scorsi a Sossano, dove una ciclista è stata impallinata al fianco da un cacciatore di Rovolon durante la preparazione a una gara. La via in cui stavo passeggiando è attorniata da case e capannoni, e peraltro non ci sono particolari segnali che la indicano come zona di caccia. Non è possibile che uno esca a fare una passeggiata e rischi di essere colpito da qualche incompetente. Il mio non è un attacco ai cacciatori: senz’altro ce ne sono che hanno il senso di responsabilità e fanno attenzione prima di sparare, ma purtroppo ci sono anche tanti irresponsabili che non lo fanno». Lo stesso cacciatore che ha colpito Gowik, dopo qualche ora dall’incidente, si è recato a casa del tedesco per porgere le proprie scuse. Ma il procedimento resta aperto.

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