Colpito in viso dal pallino sparato da un cacciatore

CASALE DI SCODOSIA. Stava passeggiando per le campagne del paese quando un pallino sparato da un cacciatore gli è finito sul viso. Jurgen Gowik, tedesco di nascita ma da anni in Italia, ha rimediato solamente paura, un po’ di barba spuntata e un bruciore durato qualche ora: il cittadino di Casale di Scodosia è però consapevole di aver scampato d’un soffio qualcosa di ben più grave. Domenica mattina, intorno alle 11, Gowik era uscito a passeggio con il suo cane. Ha imboccato una stradina minore da via Caodalbero, non distante dal centro paesano, e si è avventurato nelle campagne della Scodosia: «Ho notato subito passare un’automobile con alcuni uomini a bordo che mi parevano cacciatori, ma non ho dato peso alla circostanza» spiega Gowik «Dopo poco ho sentito uno sparo, seguito da un altro e da un altro ancora. In quel momento un pallino mi è piombato addosso al volto». Il colpo sparato da uno di quei cacciatori aveva terminato la sua corsa proprio contro l’uomo in passeggio: «Sono stato estremamente fortunato, visto che il pallino era già in caduta e dunque non mi ha colpito con violenza. Mi si è bruciata un po’ la barba e ho rimediato una scottatura che mi ha infastidito per qualche ora». Dopo aver imprecato contro il cacciatore, Gowik si è segnato il numero di targa dell’auto di quest’ultimo e si è recato nella locale stazione dei carabinieri. «Sono stato solamente fortunato: non è stata sicuramente la bravura del cacciatore a mancarmi, anzi! Se quello stesso pallino incandescente mi avesse colpito all’occhio, per esempio, avrei avuto dei seri problemi» continua l’uomo «Basti vedere quello che è successo nei giorni scorsi a Sossano, dove una ciclista è stata impallinata al fianco da un cacciatore di Rovolon durante la preparazione a una gara. La via in cui stavo passeggiando è attorniata da case e capannoni, e peraltro non ci sono particolari segnali che la indicano come zona di caccia. Non è possibile che uno esca a fare una passeggiata e rischi di essere colpito da qualche incompetente. Il mio non è un attacco ai cacciatori: senz’altro ce ne sono che hanno il senso di responsabilità e fanno attenzione prima di sparare, ma purtroppo ci sono anche tanti irresponsabili che non lo fanno». Lo stesso cacciatore che ha colpito Gowik, dopo qualche ora dall’incidente, si è recato a casa del tedesco per porgere le proprie scuse. Ma il procedimento resta aperto.
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