Colpo grosso dal ferramenta

 Non c'è pace per le attività commerciali della città. Dopo le spaccate, gli scassinatori. A finire nel mirino dei ladri, l'altra notte è stata la Colfer, ferramenta di Sartori in via Palestro 62, attività storica del quartiere. I ladri, dopo aver scassinato la porta d'entrata si sono concentrati sulla cassaforte: all'interno c'erano circa 20 mila euro in contanti. Non è stata toccata, invece, la merce. Particolare che fa pensare a dei «professionisti» che molto probabilmente sapevano dove e come colpire. Ieri mattina i carabinieri del Norm hanno effettuato il sopralluogo. La speranza è che i banditi abbiano lasciato una traccia per poter sviluppare le indagini.  Anche perché oramai è veramente emergenza furti: da gennaio prima le farmacie, poi i bar, successivamente le altre attività commerciali sono state prese di mira dalla criminalità diffusa. Finora le forze dell'ordine non sono riuscite ancora ad individuare la banda. Sempre che si tratti di una sola banda. Gli investigatori, infatti, pensano che siano attive in città e provincia più «batterie» di ladri, e non è detto che si tratta di stranieri. E nemmeno che abitino in zona. Tanto per fare un esempio, la scorsa settimana una delle auto utilizzate per una spaccata messa a segno in un Comune della cintura urbana era stata rubata ad Asti. Evidentemente il raggio d'azione dei ladri è molto ampio. Così come il loro modo di agire è rapido e imprevedibile. Nulla a che vedere con la «metodicità» della banda del «cilindretto» che imperversa nel Piovese, dove quasi ogni notte (fra Piove di Sacco, Corte, Rosara e Codevigo) vengono saccheggiate più abitazioni lungo le stesse strade. A Codevigo, per esempio, i residenti si sono organizzati per vigilare loro stessi sulle proprietà di tutti, con ronde improvvisate.