Concorso di idee per un parco a piazzale Boschetti: «Premiati solo gli amici»

Scatta la denuncia all’ordine degli architetti. La vincitrice è assistente del presidente di giuria. E anche secondo e terzo classificato sono colleghi dei giurati. Ecco tutti i collegamenti
Il sindaco Massimo Bitonci premia la vincitrice
Il sindaco Massimo Bitonci premia la vincitrice

PADOVA. La vincitrice del concorso? È assistente e collaboratrice del presidente di giuria. Il secondo classificato? Collega di un altro giurato. E il terzo? Ha lavorato nello studio del presidente. Sul concorso di idee per il nuovo parco urbano di piazzale Boschetti c’è una graduatoria «poco credibile», come l’ha definita Bepi Contin, uno degli architetti partecipanti. Che, assieme a altri, ha intenzione di portare il caso all’attenzione dell’ordine degli architetti.

Il concorso. A bandire il concorso è stato il Comune, tramite il settore urbanistica guidato da Franco Fabris. Lo scorso 28 maggio la giuria si è riunita ed ha scelto i tre progetti vincitori. Al primo classificato sono andati 5 mila euro, 2 mila al secondo e mille al terzo. Gli 89 progetti partecipanti sono esposti fino al 12 settembre nella loggia della Gran Guardia, in piazza dei Signori. Tutta l’organizzazione però è stata delegata a «Di Architettura», associazione culturale con sede a San Giorgio in Bosco.

La giuria. Presidente di giuria è Antonio Monestiroli, architetto milanese di fama internazionale, docente al Politecnico e allo Iuav di Venezia. Vicepresidente è Carlo Magnani, anch’egli docente nell’ateneo veneziano. Gli altri componenti sono: l’architetto Ildebrando Clemente, e i dirigenti del Comune Luisa Dri e Luigino Gennaro. Il lavoro della giuria, come si legge nel verbale, non è facile: dalle 10 alle 13 vengono esaminati gli 89 progetti presentati e a ognuno viene dato un voto. Facendo i conti l’esame di ogni elaborato è durato poco più di due minuti. Vengono quindi scelti i 18 progetti con i voti più alti e nel pomeriggio i giurati scelgono i vincitori. Ovviamente i giurati non conoscono i nomi dei progettisti: ogni elaborato ha un codice alfanumerico e solo dopo la scelta si procede all’abbinamento e si scopre chi è il vincitore del concorso.

Il progetto vincitore di Marialaura Polignano
Il progetto vincitore di Marialaura Polignano

La vincitrice. A scorrere la graduatoria però si scoprono “link” fin troppo evidenti tra giurati e premiati. La vincitrice Mauialaura Polignano è stata assistente del presidente di giuria Antonio Monestiroli nel workshop «Wave», organizzato dallo Iuav nel 2013. Ma non solo: Polignano ha vinto con la «Monestiroli associati» il concorso di idee per la riqualificazione dell’ex stazione di Pescara. E la sua tesi di dottorato, nel 2006 allo Iuav, si intitolava «Percorsi dell’invenzione. Il senso e le forme delle cose in Antonio Monestiroli, Peter Zumthor e Steven Holl».

I premiati. Antonella Gallo, seconda classificata, è collega allo Iuav del vicepresidente di giuria Carlo Magnani: figurano insieme in conferenze e corsi di dottorato. E poi il terzo classificato, Francesco Menegatti, docente a contratto al Politecnico di Milano, che con la «Monestiroli associati» ha progettato la riqualificazione urbana del lungomare di Levante a Ortigia di Siracusa.

L’associazione. A tirare le fila del concorso ci hanno pensato Alessandro Tognon e Cinzia Simioni, rispettivamente presidente e vice dell’associazione «Di Architettura». La stessa che nel 2012 ha organizzato una mostra (alla Gran Guardia) dedicata al presidente Monestiroli. La Simioni era segretario di commissione del concorso e ha materialmente steso il verbale dei lavori della giuria.

La denuncia. «La scuola razionalista e post-moderna ha guidato culturalmente il concorso. Un concorso di idee avrebbe dovuto fare emergere idee diverse e diverse visioni di città. Qui è mancato l’aspetto etico», commenta amaramente l’architetto Bepi Contin.

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