Coppia nei guai per un furto a Bologna

Ordinanza di custodia cautelare per due cinquantenni di Bovolenta per colpi avvenuti un anno fa

BOVOLENTA. Avrebbe partecipato materialmente a uno dei due furti messi a segno all’interno dell’abitazione di una ricca donna bolognese. Un bottino ingente: orologi, penne d’oro, gioielli. Il valore? Diverse decine migliaia di euro. Lui è Francesco Iozzino, 53 anni di origini milanesi, residente a Resana (Treviso). Già noto alle forse dell’ordine è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. Con lui altre quattro persone tra cui due residenti a Bovolenta. È questo il risultato di mesi di indagini che hanno visto il coinvolgimento delle Squadre Mobili di Treviso e di Bologna, coordinate dalla direzione Distrettuale antimafia del capoluogo romagnolo. Sono state eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti della banda, accusata a vario titolo di concorso in furto pluriaggravato, ricettazione e inosservanza del provvedimento di sorveglianza speciale.

Tra loro oltre a Iozzino (residente a Resana, con moglie e figli, dipendente di un’ impresa di scommesse) anche due padovani: Giovanni Bertipaglia, 52 anni, e Giancarlo Ruzzon, 55 anni, entrambi residenti a Bovolenta. Le menti della banda due salernitani, due fratelli: Gerardo Grieco, 53 anni e considerato l'ideatore dei colpi, e il fratello Roberto di 47 anni. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Gerardo Grieco avrebbe conosciuto la vittima, una ricca donna del Bolognese.

Era divenuto suo amico, al punto da ottenere per qualche giorno anche ospitalità nella sua casa. Fino a quando, fingendo di aver rotto le chiavi di casa all’interno della serratura, avrebbe chiamato un fabbro per cambiarla. In questo modo sarebbe riuscito a entrare in possesso di una copia delle chiavi all’insaputa della proprietaria. Due i colpi messi a segno, per un bottino di decine di migliaia di euro composto da orologi di pregio, penne in oro, orecchini e monili, macchine fotografiche. Tutta la refurtiva è stata poi tutta recuperata al momento del blitz della Polizia di Stato.

I due colpi risalgono a circa un anno fa. Le indagini sono durate diversi mesi. Ieri sono state emesse le ordinanze di custodia cautelare nei confronti delle 5 persone.

Altre due invece sono stata denunciate e sono attualmente a piede libero. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova