Corsa a sindaco, Giarre ago della bilancia

ABANO TERME. Comanda il quartiere di Giarre. Le elezioni ad Abano ruotona attorno al quartiere a ridosso di Padova. Tra sedi elettorali, candidati e caserma Primo Roc, tutta l’attenzione è fissata su Giarre, che potrebbe essere l’ago della bilancia. Ha destato curiosità la scelta di Federico Barbierato, candidato sindaco con una civica, che gode anche dell’appoggio di Pd e Cittadini per il Cambiamento, di inaugurare una sede elettorale a ridosso della piazzetta di Giarre. «Abbiamo scelto non a caso Giarre», spiega Barbierato, «Vogliamo partire dai quartieri, come Giarre, per poi avvicinarci al centro e fare bella la città intera. I quartieri sono stati spesso dimenticati nella storia di Abano: sono invece una risorsa, che va riqualificata, così come vanno riqualificati i parchi per farli tornare fruibili alle nostre famiglie, a giovani e anziani». Giarre al “centro del mondo” vuol dire anche candidati sindaco. In testa al trio Paolo Gruppo, storico medico aponense, portabandiera di Abano Risorge-Fratelli d’Italia. Viene da Giarre anche Marco Pata, candidato del Meetup Amici di Beppe Grillo Abano&Montegrotto, che dovrebbe acquisire a giorni la certificazione del M5S. A Giarre risiede e qui ha dato il via al presidio del Primo Roc con il comitato Abano dice No, Emanuele Boccardo. Sempre qui abita Matteo Lazzaro, leader storico del Comitato Giarre, “numero due” di 35zero31, che candiderà Monica Lazzaretto a sindaco.
Il possibile arrivo dei migranti e la tassazione sono stati gli argomenti al centro dell’incontro di giovedì scorso tra la candidata di Grande Abano, Sabrina Talarico, e il commissario straordinario Pasquale Aversa. «I migranti sarebbero una sciagura per un territorio così fragile», dice Talarico, «Abbiamo anche approfondito la questione del servizio di asporto rifiuti: le tariffe sono aumentate, nel corso degli ultimi tre anni, di oltre il 10% nella quota variabile, mentre è diminuita la quota fissa: una dinamica singolare. Abbiamo anche chiesto chiarimenti sul perché gli aponensi stiano già pagando interessi su un mutuo di una bonifica che non è mai iniziata a Giarre, a causa delle note vicende giudiziarie. Non è nemmeno corretto, a nostro parere, che le rate di ammortamento del mutuo rientrino nel piano finanziario AcegasApsAmga. Vogliamo poi risposte sull’aumento del 15% delle tariffe: quando governeremo Abano daremo un primo taglio del 10% alle tariffe». Sulla tassazione interviene anche Gian Pietro Bano dei Cittadini per il Cambiamento. «La notizia dello stratosferico avanzo di bilancio (8.8 milioni) del Comune non può che gettare sconcerto», osserva, «È la dimostrazione che i cittadini sono da tempo tartassati senza vi siano reali necessità. Diventa perciò difficile comprendere il recente aumento del 15% sull’asporto dei rifiuti. Con Barbierato si potrà invertire questo trend».
Federico Franchin
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