Dall’Albania per la scommessa del gelato

CENTRO. Da Permet (Albania) a Padova per fare il gelato. Erion Kaso, 36 anni, ha appena aperto con successo la sua seconda gelateria, sotto la Porta Altinate, nel cuore della città. «Per me è un passaggio fondamentale, se vuoi anche rischioso. Mi sento però molto motivato, ho voglia di crescere e sono anche orgoglioso di poter dare lavoro a sei persone».
Sempre disponibile e sorridente, Erion dal 2013 è titolare della licenza della Gelateria Gianni, con negozio in via Calvi, accanto al ristorante La Cova. È in Italia dal 2005, prima faceva il barman in Grecia e nella vicina Creta ha conosciuto quella che oggi è sua moglie, Elisa Lazzaretto. Da lì, per amore, la decisione di trasferirsi in Italia, dove ha iniziato a lavorare nella gelateria, fino a rilevarla nel 2013. Ora il grande salto: Erion propone, oltre ai gelati di Gianni, (nome per il quale è conosciuto) anche crepes, centrifughe di frutta e verdura fresca, frullati, spremute e semifreddi. «Ho saputo ad agosto scorso che il locale si era liberato (prima c’era il negozio di Venchi, ndr) e non ci ho messo un attimo a cogliere l’occasione».
A Erion non manca la determinazione tipica dell’imprenditore, ma è ben combinata con la gentilezza. Il gelato, ovviamente, deve essere buono, ma se è accompagnato da un sorriso cortese lo si prende ancora più volentieri. «Il nostro è un gelato artigianale. Io ho imparato a farlo qui e continuo a fare formazione, mettendo attenzione massima ai prodotti e alle materie prime. Ad esempio, il nostro pistacchio è quello di Bronte, la nocciola Piemonte Igp, la frutta è fresca di prima qualità, poi usiamo latte, panna, zucchero. Anche i nostri gelati vegani sono senza derivati animali, contengono frutta ed acqua e il fruttosio come dolcificante. Abbiamo notato che sono sempre di più i clienti con queste particolari esigenze e volentieri prepariamo prodotti anche per loro. A me il gelato piace farlo e... mangiarlo. In stagione estiva proponiamo dai 25 ai 30 gusti di gelato. Si comincia prestissimo al mattino e si finisce la produzione alle 11. Lavoro tutti i giorni, dai primi di marzo a ottobre, mi prendo solo la mattina del lunedì per stare in famiglia con mia moglie e mio figlio Leonardo di 5 anni. Ho intenzione di fare la consegna del gelato a domicilio, come avviene per le pizze: a volte d’estate si ha voglia di gelato, ma non di uscire di casa».
Stefano Vietina
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