«Deserto-Guizza. Così il quartiere in mano ai predoni»

GUIZZA. Elena Callegari, in Guariento, è una combattiva: ha tenuto testa ai rapinatori come una leonessa, ma quando hanno tirato fuori il coltello ha rischiato di perdere l’uso della mano per salvare la sua borsa. Lo scippo domenica sera in via Guizza. Dentro il portafoglio c’erano poco più di 100 euro. Tutto il resto, documento compresi, sono stati ritrovati abbandonati insieme ad un paio di borse nel giardino dell’ex-sede degli uffici anagrafici in via Guizza.
«Mi hanno aggredita in un deserto – scandisce Elena arrabbiata –. Alle 20 infatti la Guizza è completamente deserta: per tutto il tempo che ho lottato con il rapinatore non è passata nemmeno un’auto. Solo una coppia di ragazzi mi ha aiutata. Quando ho chiuso era aperta solo la pizzeria di Ivan (Bonato, pizza da asporto, il primo che ha medicato la donna), ma non sono usciti subito perché hanno pensato alla solita baruffa tra ragazzi». E pensare che la giovane donna non doveva nemmeno lavorare quella sera perchè di solito fa il turno della mattina.
«Uno dei due – racconta - era entrato un’oretta prima in pasticceria: ha ordinato un caffè e mi ha chiesto se poteva portarlo fuori. Era un rumeno e secondo me ha voluto studiare bene il colpo». Sulle rotaie, sul marciapiede e alla fermata del tram il sangue perso copioso dalla vittima. «Il Comune ci ha abbandonati – puntualizza Elena –. A me questa cattiva gestione della città è quasi costata una mano. Sono a casa con 15 giorni di prognosi, ma poteva andarmi molto peggio».
Dalla sua parte tutti i colleghi. «Via Guizza è un tenebra, peggio di un cimitero – sbotta Roberto Bertipaglia, punto di riferimento tra i negozianti – L’illuminazione è scandalosa, non ci sono risorse per le urgenze e, soprattutto, il Comune non investe in sicurezza. Prima la banda di ladri che sabato mattina ha derubato la merceria Calore. Ora la Guariento è stata rapinata. Eppure per i nostri amministratori è tutto normale. Questo la dice lunga sulla cattiva politica basata su un’unica parola: minimizzare». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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