Devastante incendio in un allevamento: morti 150 conigli

Al lavoro a Vigodarzere cinque squadre di pompieri. Ancora incerte le cause del rogo, fumo visibile da lontano
TAFARELLI INCENDIO ALLEVAMENTO CONIGLI VIGODARZERE
TAFARELLI INCENDIO ALLEVAMENTO CONIGLI VIGODARZERE

VIGODARZERE. Un rogo spaventoso ha avvolto ieri sera l’azienda agricola Diana in via Perarello a Vigodarzere: dentro al capannone, morte asfissiate e bruciate, circa 150 coniglie, che non hanno avuto scampo. Solo per una fatalità dentro l’allevamento erano rimaste solo loro, le fattrici, perché la sera precedente un carico di 6 mila animali era partito con i camion, perché era stato venduto. Ingentissimi i danni alla struttura, messa a nuovo di recente, e il cui tetto è andato completamente distrutto. Ancora da accertare le cause che hanno innescato la scintilla, in grado di causare il vasto incendio: i due fratelli Rizzato, proprietari dell’allevamento, stavano lavorando all’interno e, appena accortisi delle fiamme, hanno cercato di domarle. Ma invano. Per spegnere il rogo ci sono volute ben cinque squadre di pompieri. Se il fuoco dopo un’ora e mezza si era acquietato, non così il denso e acre fumo, che ha riempito il capannone e avvolto il quartiere circostante per ore.

L’incendio è scoppiato intorno alle 18.30, dentro l’allevamento di conigli, ultima abitazione prima di Campodarsego, che confina con via Piovetta Feltre. I proprietari, che risiedono ad Arsego e hanno un altro allevamento, qui tenevano circa 150 coniglie fattrici, insieme a 6 mila piccoli. Avevano ristrutturato il capannone appena due mesi fa, con gabbie nuove e un tetto ricoperto da pannelli fotovoltaici. Un investimento di alcune centinaia di migliaia di euro, che ieri sera, disperati, hanno visto svanire letteralmente in fumo. L’alta colona di fumo e il bagliore rossastro delle fiamme erano visibili fin dalla provinciale del Terraglione, di cui via Perarello è una laterale. Intorno si era sparso il fumo denso e acre, dal forte odore di plastica bruciata, tanto che molti tra i vicini, che guadavano incuriositi l’incendio da via Piovetta, si erano attrezzati con delle mascherine. Non sembrerebbero essersi sprigionate, comunque, esalazioni pericolose per la salute. Impressionante la scena dell’incendio che ha avvolto il lungo capannone di mattoni, ma ancor più udire per quasi un’ora le urla terrorizzate delle coniglie imprigionate all’interno delle gabbie, impossibilitate a scappare e finite avvolte dalle spire di fumo e dalle fiamme. Le loro grida si sono udite a lungo, poi più nulla, nell’allevamento è calato il silenzio, interrotto solo dal ronzio delle pompe dei camion dei vigili del fuoco, che per spegnere le fiamme e abbassare il fumo hanno dovuto arrampicarsi su delle lunghe scale fino a raggiungere le finestrelle alte, appena sotto il tetto.

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