Diemme, nel mirino espansione all’estero e formazione sul caffè

Il gruppo è pronto ad aprire cinque nuovi bar in Norvegia «Presenti in 30 paesi, il 40% dei ricavi è legato all’export»



Diemme cresce e punta a costruire tra l’Italia e l’estero una rete di esercizi a marchio con cui accompagnare il pubblico alla scoperta del caffè. L’ultima grande torrefazione padovana rimasta dopo l’abbandono delle dinastie storiche del caffé come Vescovi, Breda e Ruffo continua a tenere salda nelle mani della famiglia Dubbini una società che si va affermando come un piccolo gruppo composto dall’azienda di famiglia, nata nel 1927 per volontà Romeo Dubbini, e da “L’Albero del Gusto” la società che gestisce direttamente 20 bar e punta all’affiliazione per crescere sul mercato nazionale e internazionale.

Un gruppo forte di un fatturato previsto per il 2019 che dovrebbe sfiorare i 28 milioni di euro e di circa 230 dipendenti tra i circa 80 di Diemme e i 150 de “L’Albero del Gusto”. «Continuiamo a investire e crescere con prudenza e con costanza» spiega Giannandrea Dubbini, presidente e amministratore delegato di un gruppo che a capo della propria rete commerciale ha il fratello Federico.

«Vogliamo portare ai nostri clienti, che sono i gestori dei bar e delle pasticcerie del Triveneto e del resto del mondo una sempre più approfondita conoscenza del caffè, delle sue miscele e delle sue potenzialità. Per fare questo, da poco più di sei mesi, abbiamo aperto i nuovi spazi della nostra Accademy: 600 metri quadri dedicati alla formazione e alla scoperta della materia prima. Una struttura che ha già ospitato 500 professionisti della ristorazione ma pure consumatori, famiglie e bambini».

Ma Diemme è anche un’azienda internazionale che ottiene dall’estero circa il 40% del proprio fatturato. «Con la nostra consueta prudenza e costanza» spiega Dubbini «abbiamo lavorato con successo per aprire nuovi mercati. Alcuni ad oggi sono consolidati come la Grecia, la Repubblica Ceca, la Danimarca altri sono in via di implementazione come la Germania, la Spagna, il Messico. In totale lavoriamo ad oggi con 30 paesi del mondo non solo distribuendo le nostre miscele ma pure collaborando con imprenditori locali allo sviluppo di bar a marchio “Caffé Diemme Italian Attitude”».

Sono cinque ad oggi i bar esteri a marchio Diemme e altri cinque apriranno in Norvegia già all’inizio del 2020. «Nel resto del mondo il modello dell’affiliazione, quello di Starbucks, sta crescendo molto» spiega l’amministratore delegato di Caffé Diemme. «Noi vogliamo aggiungere a questo approccio con una caratteristica tutta nostra: la formazione. La nostra Accademy infatti non solo forma gli esercenti ma pure i nostri potenziali affiliati. Li accompagna nella scelta dei locali, dei prodotti, addirittura nella selezione del personale e nella gestione dei conti».

«Crediamo» conclude Dubbini «che questo sia un percorso vincente non solo per il nostro gruppo ma pure per diffondere quella cultura del caffé che è una tradizione padovana e della nostra famiglia oramai da quasi 100 anni». —



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova