PADOVA. «Cara ti amo, o meglio ti amavo: fino a quando, su Facebook, ho ritrovato quella vecchia amica del liceo... ». Che le nuove tecnologie ci rendessero più morbosamente gelosi, curiosi e ficcanaso lo sapevamo tutti, ma che addirittura siano una delle principali cause di divorzio, forse, non era così scontato.
Eppure questo sottolineano le statistiche, e questo risulta dall’indagine di Adico, l’Associazione per la difesa dei consumatori. «Le persone che si sono rivolte a noi per farsi assistere nell’iter del divorzio breve» spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico «hanno sottolineato una sopravvenuta incompatibilità di carattere emersa solo dopo il matrimonio. Andando più a fondo nella questione, abbiamo però notato che, in oltre il 10% dei casi seguiti, la causa del divorzio è legata a nuove “amicizie” acquisite da uno dei due coniugi tramite Facebook. Insomma, crediamo che i social network, molto sfruttati nell’ultimo decennio, abbiano fatto la loro parte nell’attuale crisi dei matrimoni».
I dati Istat confermano che il “per sempre” è ormai per molte coppie un lontano miraggio, forse neanche così desiderato, e che il “finché morte non ci separi” si sta via via trasformando in “finché ci sopportiamo, senza affannarci troppo”.
A Padova città, come dimostra un’indagine dell’Adico, che ha elaborato i dati Istat, a fine 2016 si contano 7. 183 persone divorziate, in pratica una ogni 29 abitanti. Dieci anni prima, nel 2006, i divorziati erano 5. 015, uno ogni 42 residenti.
Ciò significa che in questo arco di tempo il numero (assoluto) di persone che hanno sciolto il vincolo del matrimonio è raddoppiato (+ 43%). Anche in provincia, dove le coppie sono tradizionalmente più resistenti, la situazione non è più confortante: in numeri assoluti siamo passati da poco meno di 13 mila divorzi nel 2006 a poco più di 23 mila nel 2016 (+79%).
Ma la crescita è dovuta anche all’aumento di popolazione residente: in proporzione si passa da un divorzio ogni 69 abitanti a uno ogni 40. Il pericolo delle amicizie nuove e ritrovate, o della sbirciata sul telefonino foriero d’informazioni sempre meno riservate, non è certo l’unico che circonda le nuove coppie.
A detta dell’Adico le difficoltà economiche hanno un peso importante, e anche la semplificazione della normativa sul divorzio probabilmente è stata, per molti, l’ultimo incentivo ad abbandonare il letto coniugale. «Il tradimento» spiega Carlo Garofolini «è sempre esistito, i social lo facilitano, se non addirittura lo favoriscono.
Naturalmente la causa preponderante è anche la crisi economica che, di certo, non aiuta l’armonia familiare. E l’approvazione della nuova normativa sui divorzi brevi ha dato una spinta a questo trend per molti versi preoccupante. Il governo» conclude «deve fare la sua parte, con serie politiche per la famiglia».