Dovevano salire sulla Costa Concordia, padovani «scampati» al naufragio

La testimonianza di tre giovani parrucchieri padovani che erano arrivati a Savona, pronti per imbarcarsi per la crociera sulla «Concordia»

PADOVA. Sulla nave da crociera Costa Concordia, naufragata davanti all’Isola del Giglio, in Toscana, ieri pomeriggio si sarebbero dovuti imbarcare anche tre padovani. Tutti giovani parrucchieri, che erano già a andati, in auto, al porto di Savona, in Liguria, dove la nave-città (4 mila persone a bordo) avrebbe dovuto attraccare nella giornata di ieri. Sono Michela Greggio e Michele Sarain, marito e moglie residenti nella Bassa padovana e con negozi a Conselve ( via Donatori di sangue) e a Monselice (Ca’ Oddo), e Manuel Masin, originario di Turri di Montegrotto e residente a Torreglia, ex allievo del maestro pugliese Franco Leo nella scuola Uaami ed attualmente consulente tecnico per numerosi saloni di bellezza.

Tutti e tre erano stati già selezionati alcuni mesi fa da un’apposita società di casting. Avevano superato le prove ed avrebbero dovuto partecipare a bordo della Concordia ad un reality intitolato «Lookmaker professional» presentato nei circuiti televisivi del settore dall’attrice veronese Francesca Rettondini, ex compagna del giornalista Alberto Castagna, morto alcuni anni fa.

Manuel Masin: «Quella che, per tanti miei colleghi ed amici saliti sulla nave già a Civitavecchia, sarebbe dovuto essere un bellissimo viaggio intorno al Mediterraneo con soste anche a Marsiglia, a Barcellona e Palermo, oltre che un’indimenticabile esperienza professionale, si è trasformata in una tragedia che nessuno di noi addetti ai lavori si sarebbe aspettato. Mi sono già sentito più volte con il direttore del reality e gli altri colleghi che erano a bordo della nave, che ha rischiato di fare la stessa fine del Titanic. Per fortuna stanno tutti bene. Hanno avuto una grande paura e hanno temuto il peggio solo quando la nave ha cominciato ad inclinarsi. Per quanto mi riguarda, poi, è naturale che sono molto dispiaciuto per aver atteso invano a Savona la nave che non è mai arrivata. Partecipare al programma artistico e professionale, che sarebbe iniziato durante il viaggio in direzione di Marsiglia, per me avrebbe rappresentato un bel salto di qualità. Pazienza. Sarà per un’altra volta. Penso, invece, con profonda tristezza alle tre vittime già registrate dopo il naufragio della Concordia e ai tanti dispersi di cui non si hanno ancora notizie precise».

La testimonianza di Michele Sarain: «E chi si aspettava una tragedia simile. Io e mia moglie eravamo andati a Savona con la felicità nel cuore. Tutto bene sino al momento in cui siamo venuti a conoscenza del violento impatto della Costa Concordia sulle coste della Toscana meridionale. Anche noi avevamo conosciuto, durante la selezione del reality che avremmo dovuto girare a bordo, tanti colleghi ed altri addetti ai lavori, che si erano già imbarcati a Civitavecchia. In passato, a Padova, ho fatto parte del Gruppo artistico Anam e ho partecipato a vari stage e campionati del settore a Londra ed in altre città europee. Sia io sia mia moglie ci tenevano tanto a partecipare da protagonisti al reality che, per ovvi motivi, è stato spostato a data da stabilire. Purtroppo, spesso, i sogni muoiono all’alba. Come è successo anche a noi due, ieri mattina, quando, sul porto di Savona, non abbiamo visto arrivare la nave sulla quale ci saremmo dovuti imbarcare e, quindi, con tanta malinconia nel cuore siamo dovuti risalire nella nostra auto e fare ritorno a Padova».

In città il naufragio della Concordia è stata accolto con un grande senso di rammarico da tutti. Specialmente da tutte le migliaia di persone che, almeno una volta nella vita, hanno effettuato una crociera con una nave Costa, tra cui il consigliere comunale del Pdl, Giampiero Avruscio e il macellaio di sotto il Salone, Francesco Collesei: «Io e mia moglie ci siamo imbarcati proprio a Savona – sottolinea Collesei – Se non mi sbaglio, la nave doveva essere proprio la Concordia. E chi avrebbe mai detto che una nave così bella e perfetta in tutti i particolari avrebbe fatto una fine del genere».

Adesso i titolari delle agenzie di viaggi temono un drastico calo di richieste sulle crociere di tutti i tipi: «Tra alcune settimane 200 padovani andranno, prima in aereo a Miami, in Florida, nel Sud degli Stati Uniti e dopo nei Caraibi a bordo di una nave crociera – osserva Raffaello Schiavon, della Vvs di via Davila – Non credo che qualcuno di loro si tirerà indietro. Queste sono tragedie che, per fortuna, succedono molto raramente».

Ancora più tranquilla l’impiegata Loredana dell’agenzia Wilson Travel, in via Tiziano Aspetti all’Arcella: «La settimana prossima una coppia padovana dovrà partire per una crociera simile, proprio da Civitavecchia. Proprio oggi mi ha telefonato, confermandomi il viaggio, nonostante l’ultima brutta notizia. Ha capito benissimo che queste disgrazie, per fortuna succedono raramente e che, in fondo, alla luce di tutti i viaggi effettuati senza nessun problema sulle navi da crociera, la società Costa merita ancora la massima fiducia».

Felice Paduano

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