È Calò il più esperto nefrologo del mondo

Il professor Lorenzo Calò dell’Azienda Ospedaliera di Padova è il medico più esperto al mondo in Nefrologia.
A dirlo è la classifica pubblicata dal sito internet “Expertscape”: il portale di medicina che riporta per oltre 26 mila aree mediche, i relativi specialisti che nel corso della carriera hanno prodotto il maggior numero di pubblicazioni scientifiche. Secondo la classifica internazionale, Calò primeggia in assoluto nello studio di due malattie renali genetiche: la sindrome di Gitelman e la sindrome di Bartter. Il professore padovano che lavora presso la Nefrologia 2 dell’Azienda Ospedaliera di Padova diretta da Agostino Naso, conferma il primato che gli era già stato riconosciuto nel 2014.
Dopo aver dimostrato, con uno studio pubblicato lo scorso anno sul “Journal of hypertension”, il ruolo cruciale della proteina p63RhoGEF e dell’attivazione, indotta dall’angiotensina II, della rho chinasi nella genesi dell’ipertensione arteriosa e delle sue complicanze renali e cardiovascolari, Calò ed il suo gruppo hanno ora scoperto che queste importanti proteine sono un target della terapia antiipertensiva.
I ricercatori padovani hanno notato che la riduzione della pressione arteriosa ottenuta in pazienti ipertesi trattati con un bloccante del recettore AT1 dell’angiotensina II (l’olmesartan) si accompagna ad una riduzione dei livelli della proteina p63RhoGEF ed alla riduzione della fosforilazione della fosfatasi MYPT-1 (un marker dell’attivazione di rho chinasi).
Lo studio è stato recentemente pubblicato online in una rivista scientifica di settore. Le conclusioni della ricerca serviranno per migliorare l’efficacia del trattamento antiipertensivo. Inoltre, forniscono importanti informazioni per una efficace protezione dalle complicanze renali e cardiovascolari dell’ipertensione arteriosa e per malattie con un noto impatto renale e cardiovascolare in cui il sistema della Rho chinasi svolge un ruolo di primo piano (come il diabete). Gli ultimi risultati del professor Calò e del suo gruppo di ricerca si aggiungono ad una notevole produzione scientifica nel campo delle malattie renali e dell’ipertensione arteriosa. Da oltre vent’anni, Calò, segue in particolare la sindrome di Bartter e la sindrome di Gitelman, malattie renali genetiche che compromettono il riassorbimento tubulare renale di potassio e di magnesio. La conseguente riduzione nel sangue di potassio e magnesio può indurre l’insorgenza di aritmie cardiache che nei casi più gravi possono anche essere fatali e, seppur raramente, anche evolvere verso l’insufficienza renale cronica.
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