È morto Carraro, presidente di Morellato

«Era al telefono con me» racconta il figlio maggiore, rettore di Ca’ Foscari, «e improvvisamente ha smesso di parlare»
Di Giusy Andreoli
IN FOTO massimo carraro.. A sinistra Carraro A destra nell'ordine Boato Bortoluzzi e Rienzi
IN FOTO massimo carraro.. A sinistra Carraro A destra nell'ordine Boato Bortoluzzi e Rienzi

CAMPOSAMPIERO. È morto giovedì sera, nella sua casa di Camposampiero, Silvano Carraro, presidente della ditta Morellato & Sector di Santa Giustina in Colle ed ex presidente di Confindustria. Aveva 84 anni e da tempo era malato. La morte è però sopraggiunta improvvisamente, senza nessun segnale premonitore. E in una circostanza particolare: Carraro è spirato mentre conversava al telefono con il figlio Carlo, rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Un decesso sereno, senza sofferenza.

«Mi stava raccontando del suo viaggio a Londra, da cui era tornato la sera prima», racconta ancora incredulo e addolorato Carlo Carraro, «e del fatto che la stessa mattina aveva fatto un controllo e l’elettrocardiogramma in ospedale. Stavamo scherzando delle piccole disavventure londinesi quando improvvisamente ha smesso di parlare, ma senza alcun segnale di dolore o disagio. Ha semplicemente smesso di parlare. Ovviamente cercavo di chiamarlo, ma non rispondeva. Così ho telefonato al cellulare e mi ha risposto mia madre, che era seduta al suo fianco e non si era accorta di nulla. L’ha guardato, sembrava stesse ancora ascoltando. Mia madre mi ha riferito che era preoccupatissima perché non respirava più. Le ho detto di chiamare immediatamente il 118 e devo dire che sono arrivati in modo tempestivo, in 10 minuti erano già lì. Ma non hanno che potuto constatare il decesso, mio padre è trapassato in modo repentino e strano, come se improvvisamente avesse finito tutte le energie enormi che aveva. La sua dote principale era infatti la capacità di fare mille cose, a 84 anni non smetteva ancora di inventare». Lo staff medico ha trovato l’imprenditore ancora seduto sulla poltrona e ha solo potuto constatare il decesso per arresto cardiorespiratorio.

La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Camposampiero. «Si è spento serenamente nella sua casa dopo una normale giornata di lavoro e di impegni quotidiani ai quali non rinunciava mai», aggiunge il figlio Andrea. Silvano Carraro era persona riservata, di poche parole, grande lavoratore. Nonostante l’età, era davvero instancabile e ha lavorato fino all’ultimo giorno della sua vita. Anche giovedì mattina era andato nella sua azienda di Limena, la Tisaf. «Se ne va un grande personaggio», dichiara il sindaco Domenico Zanon, «uno dei motivi per cui Camposampiero è importante è dato dal fatto che abbiamo un servizio sanitario di eccellenza anche grazie a lui. Carraro è stato assessore provinciale alla Sanità, un grande presidente della casa di riposo Moretti Bonora e del nostro ospedale Pietro Cosma. In più, come imprenditore lungimirante e al passo coi tempi, da capo della Morellato ha dato lavoro a tante famiglie».

È il secondo lutto che colpisce in poco tempo la famiglia Carraro. Il 26 settembre scorso, ad appena 51 anni, dopo una lunga malattia era mancato Antonio, terzogenito di Silvano Carraro. Che ora lascia la moglie Maria e, oltre a Carlo, i figli Massimo, Andrea e Marco. Il funerale si celebra lunedì alle 11 nel duomo dei Santi Pietro e Paolo a Camposampiero.

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