Epilogo della crisi alla Solaris, si dimettono in nove
DUE CARRARE Alla fine non ce l’hanno fatta più. E, una settimana fa, nove dei 14 dipendenti della Solaris Srl di Due Carrare, ovvero la quasi totalità del segmento produttivo dell’azienda che costruisce tendaggi industriali, hanno rassegnato le dimissioni. Compatti e irremovibili. L’ennesima declinazione della crisi in cui i dipendenti, all’incertezza infinita fatta di speranze deluse e stipendi a singhiozzo, hanno preferito la certezza della parola “fine” in un rapporto di lavoro che durava da anni.
La storia che raccontano Loira Carraro, Massimo Pegoraro, Ion Focsa, Maria Teresa Barison, Alexandru Curecheriu, Walter Pignotti, Majlinda Gjyzeli, Alessandro Masiero e Viollorca Bajari si discosta da quella dell’ormai ex datore di lavoro Alberto Danieli, che a Casalserugo è capogruppo di “Libertà e Democrazia”, per quelle che, apparentemente, sono sfumature. Ma fanno la differenza, Come i sei mesi di arretrati accumulati nel tempo a forza di stipendi “spiluccati”, «elemosinati» per gli operai, «l’unico modo per non lasciare a casa nessuno», secondo il titolare. Fino alla proposta, avanzata due settimane fa da Danieli di convogliare la maggior parte di Tfr e arretrati in una nuova azienda in cui i lavoratori sarebbero stati anche soci. Una scelta per il titolare, un’imposizione secondo i lavoratori che temevano di veder risucchiati i loro soldi, si stima 270 mila euro solo di Tfr, in un buco nero.
È finita con le dimissioni e il ricorso all’avvocato che ha nel cilindro un decreto ingiuntivo e l’istanza di fallimento per la Solaris, società che fattura 1,2 milioni l’anno e che ha fatto lavori per le Olimpiadi di Torino, le Fiere di Verona e Milano, la Bocconi e il Tribunale di Brescia, quest’ultimo pagato a 16 mesi: «Abbiamo problemi di liquidità, l’unica possibilità per non licenziare era ripartire con un’altra formula» dice Danieli che venerdì ha costituito una nuova società con tre dei dipendenti rimasti. Diverse interpretazioni di una sola realtà, dicevamo. Ora Danieli ha cominciato ad assumere, i nove operai sono a caccia di un lavoro. Ma allora per quale motivo Walter e Maria Teresa, colleghi nonché coniugi avrebbero scelto di finire in due per la strada se avessero avuto un’alternativa?
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