Esami a rilento, mille patenti a rischio

PADOVA. Dire caos è poco. Quello che sta succedendo alla Motorizzazione civile è una bomba a orologeria destinata a scoppiare già nella prossima - vicinissima - primavera, se il Ministero dei Trasporti non interverrà per ridurre la grave carenza di organico. La forza lavoro attuale non è sufficiente per assicurare esami di guida, revisioni e collaudi anche al pomeriggio e al sabato. I dati parlano chiaro. I titolari delle autoscuole di Padova e provincia hanno chiesto al direttore interprovinciale di Verona e di Padova della Motorizzazione, Lucio Pannone, di effettuare 950 esami di guida arretrati, ma i vertici degli uffici di corso Spagna hanno risposto che ne possono eseguire soltanto 150. Il 20 per cento dell’arretrato. «Mai successa in precedenza una situazione simile» osserva Davide Salmistraro, presidente di Antares, l’associazione dei titolari delle autoscuole, «siamo alla farsa. Sappiamo bene che la responsabilità non è dei dipendenti, ma non possiamo andare avanti così. Ogni settimana un inviato del Ministero arriva da Roma nella nostra Motorizzazione per dare un supporto. Non possiamo più attendere le calende greche per superare il blocco degli esami di guida».
Chi conosce bene la situazione è anche Anna Schiavon, titolare dell’autoscuola Loris, in viale Arcella. «Il foglio rosa che si ottiene dopo aver superato l’esame di teoria, dura sei mesi» spiega, «e l’esame di guida dovrebbe essere fatto entro questo periodo. Attualmente, però, i tempi si allungano e spesso il ragazzo ci rimette di suo perché è costretto a spendere altri 150 euro per la proroga del foglio rosa». Nel dibattito intervengono anche i lavoratori della Motorizzazione. «I pensionamenti sono stati numerosi» sottolinea un dipendente, «il turn over è ancora bloccato. Siamo rimasti in 30. Una volta eravamo 60. La situazione deve essere sbloccata a livello nazionale. Quando diventerà esecutivo il disegno di legge, contenuto nell’ultimo pezzo della Riforma Madia, che prevede l’accorpamento della Motorizzazione con il Pra e con l’Aci?». Preziosa, a questo punto, la testimonianza dell’attuale direttore dell’Aci Nicola Borotto: «Il tavolo nazionale Aci, Pra e Motorizzazione-Ministero dei Trasporti è stato già istituito. In Aci saremmo ben lieti di collaborare con i colleghi della Motorizzazione anche perché nei nostri uffici sono presenti eccellenze del settore, specialmente nel comparto dell’informatica. Con il nostro ausilio si offrirebbe un servizio ottimale e, contemporaneamente, ci sarebbe un buon risparmio sia per lo Stato che per il cittadino, oltre che un servizio più efficiente».
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