Este, il libro di un bambino per regalare un sorriso agli ospiti di Pediatria

Edoardo, 5 anni, l’ha scritto e disegnato con la mamma. 70 copie di “La storia dei mostri felici” distribuite in reparto 

ESTE

“La storia dei mostri felici” è il libro di mamma Enrica e del figlio Edoardo che regala un sorriso ai bambini ricoverati nella Pediatria di Padova e sostiene la Fondazione Città della Speranza. Un volume colorato dedicato ai più piccoli, carico di positività scritto a quattro mani da un bambino di 5 anni e dalla sua mamma. «Un giorno mio figlio è tornato a casa da scuola e mi ha fatto vedere un disegno dove erano raffigurati dei personaggi molto strani», spiega Enrica Guariento, fotografa estense. «Mi ha detto che erano mostri felici, ma uno di loro era arrabbiato. Edoardo mi racconta la storia che aveva immaginato, ricca di particolari, con un finale a sorpresa. Comincio a metterla su carta, seguendo le sue indicazioni. Dopo qualche mese era pronto un volume disegnato e scritto a mano».

Da un semplice gioco, complice il lockdown di primavera, mamma e figlio decidono di scrivere e di disegnare il libro per bambini con la finalità di pubblicarlo, dato che avevano capito che la trama aiutava i più piccoli a comprendere ed affrontare le situazioni difficili. Nei mesi scorsi hanno pubblicato il volume scegliendo di devolvere il ricavato della vendita in beneficenza.

«È stato Edoardo a scegliere i bambini come destinatari del libro e della beneficenza, che andrà alla Fondazione Città della Speranza», conti ua Enrica. «Mi ha detto: “In questo modo tutti i bambini che hanno il libretto diventano supereroi perché insieme aiutiamo i bambini ammalati”. Il libro e la storia sono di mio figlio, io mi sono inserita come co-autrice per poter devolvere la mia parte, il 50%, dato che i guadagni di un minore non possono essere dati in beneficenza dai genitori, ma questo era il desiderio di mio figlio e così l’ho realizzato».

Giovedì Enrica ha consegnato 70 libri alla Pediatria di Padova, un regalo di Natale per sostenere i piccoli malati. «Abbiamo deciso di regalare i libretti ai bambini ricoverati per far sapere loro che gli siamo vicini, che li pensiamo e che nel nostro piccolo li vogliamo aiutare», spiega Enrica, «non solo con donazioni per la ricerca ma anche con una storia per farli sorridere». —

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