Etra, nuovo blitz della Finanza a Cittadella

Le Fiamme gialle sequestrano altra documentazione, in particolare tutti gli atti di proroga degli appalti di servizi ambientali
Di Cristina Genesin
BELLUCO - FOTO PIRAN - CITTADELLA - SINDACI BACINO ETRA.Bacchin dirett generale Etra
BELLUCO - FOTO PIRAN - CITTADELLA - SINDACI BACINO ETRA.Bacchin dirett generale Etra

CITTADELLA. Di nuovo la Guardia di Finanza di Cittadella negli uffici di Etra, la spa – di cui sono proprietari i 75 Comuni soci del Padovano, Vicentino e della provincia di Treviso – che eroga servizi pubblici nel settore ambiente (rifiuti), idrico e dell’energia. È successo ieri quando i Finanzieri si sono presentati per conto del pm della procura della Corte dei Conti, Chiara Imposimato, titolare di una indagine avviata sul sistema di assegnazione e gestione di gare e appalti. Lo scopo? Acquisire altra documentazione rispetto a quella già chiesta e ottenuta il 17 novembre scorso: in particolare il verbale del consiglio di Sorveglianza di Etra (il parlamentino) relativo alla riunione dell’ottobre scorso quando è stato deliberato il bando relativo alla maxi-gara d’appalto (valore 64.908.309,32 euro) formata da quattro lotti originari cui si sono aggiunti altri 4 lotti riguardanti servizi la cui gestione scade nel 2017 sempre nell’ambito della raccolta e del trasporto dei rifiuti in vari Comuni del bacino. Ma anche tutte le determine (cioè i provvedimenti) relativi alle proroghe attualmente in corso in materia di servizi ambientali: raccolta e trasporto dei rifiuti, pulizia del territorio (gli interventi per sistemare aree dove sono stati abbandonati rifiuti), gli spazzamenti (la normale pulizia delle strade) e la gestione dei diversi ecocentri. Nel settore ambientale il 65 per cento dei servizi sono gestito da Etra con personale proprio (la multiutility ha oltre 800 dipendenti), mentre il 35 per cento della restante attività è affidata a società esterne selezionate di regola attraverso gare e appalti. È questo sistema di gestione al centro della verifica da parte della magistratura contabile che si attiva di fronte al sospetto di comportamenti pubblici che possano determinare un danno erariale. Parallelamente c’è l’indagine dela procura della Repubblica di Padova coordinata dal pm Sergio Dini e dal procuratore Matteo Struccilli. Procura (siamo nell’ambito penale) che ha iscritto nel registro degli indagati per il reato di turbativa d’asta il direttore generale di Etra, Marco Bacchin, referente ultimo e, pertanto, responsabile di gare e appalti relativi ai servizi dati in gestione a società o cooperative esterne. E finora pure responsabile dell’Anticorruzione: un doppio incarico piuttosto contraddittorio. Tanto che, più volte, l’Organismo di vigilanza presieduto dall’avvocato Orietta Baldovin (organismo previsto dalla normativa per le società pubbliche con parere consultivo nei confronti del parlamentino Etra) ha criticato il ruolo di responsabile dell’Anticorruzione in capo a Bacchin. Lunedì scorso l’ennesimo altolà della Vigilanza: il parlamentino, che mai da un anno a questa parte aveva accolto la richiesta, ha preso atto e si è impegnato a provvedere.

(ha collaborato

Silvia Bergamin)

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