Ex vineria di piazzale Azzurri data all’associazione Domna

La realtà del quartiere ha vinto il bando: organizzerà centri estivi e attività culturali Contratto di 6 anni rinnovabile Canone di tremila euro l’anno
BASCHIERI -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - EX ENOTECA PIAZZA AZZURRI
BASCHIERI -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - EX ENOTECA PIAZZA AZZURRI

L’ex cantina sociale di piazzale Azzurri d’Italia, uno spazio di proprietà comunale, è stato assegnato all’associazione “Domna” che organizzerà attività sociali e culturali per il quartiere, a partire dai centri estivi per i bambini. È la decisione formalizzata dalla giunta martedì scorso, arrivata dopo un percorso condiviso tra l’assessore al patrimonio Andrea Micalizzi e la consulta di quartiere. «È la prima volta che per l’assegnazione di uno spazio a un’associazione si effettua un bando ad evidenza pubblica», sottolinea l’assessore. «Ma è una formula che utilizzeremo ancora». In pratica è stato chiesto alle associazioni cittadine di presentare progetti di utilizzo dello spazio comunale, che fino a pochi mesi fa era affittato a una vineria.

Sono arrivate 5 proposte a Palazzo Moroni, ma due erano di società private mentre il bando era rivolto alle associazioni. «Domna però era l’unica associazione dell’Arcella, che ha proposto un progetto di attività dedicate proprio al quartiere. La rivitalizzazione di piazzale Azzurri d’Italia era proprio quello che cercavamo», spiega ancora Micalizzi.

La giunta ha quindi dato il via libera all’assegnazione con un contratto di 6 anni rinnovabile, ed un canone di 3 mila euro l’anno. Nell’accordo però c’è una clausola: l’amministrazione può riprendersi quello spazio in qualsiasi momento, nel caso in cui partissero i lavori di riqualificazione della piazza. «Stiamo elaborando un grande progetto che riguarda tutto il piazzale, dal sagrato di San Carlo all’area Valli, fino alla palazzina ex Coni», chiarisce ancora l’assessore. «Servirà però il contributo dei privati».

“Domna” quindi organizzerà i centri estivi ma non solo: anche corsi di formazione, incontri culturali e servizi di socialità. «È una modalità innovativa di assegnazione degli spazi che fa sì che l’Arcella faccia scuola per tutta la città», commenta la presidente del quartiere Etta Andreella. «E sono contenta che alla fine a prevalere sia stata un’associazione che da anni opera in largo Debussy, un altro punto importante del nostro quartiere». —

C.MAL.

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