Falda calata di due metri e risorgive “avare” razionata l’acqua per l’irrigazione nell’Alta

CITTADELLA. Acqua razionata anche nell’Alta Padovana, dove il fabbisogno è sempre notevole per l’irrigazione dei prati stabili e per l’approvvigionamento delle stalle. Il Consorzio Brenta, che porta...
CITTADELLA. Acqua razionata anche nell’Alta Padovana, dove il fabbisogno è sempre notevole per l’irrigazione dei prati stabili e per l’approvvigionamento delle stalle. Il Consorzio Brenta, che porta l’acqua su 30 mila ettari, ha chiuso alcuni canali e sospeso alcuni turni irrigui per l’insufficiente portata del Brenta. A Cittadella le falde sono due metri sotto la media e anche le risorgive hanno toccato il record negativo di un metro cubo d’acqua al secondo, nulla rispetto ai 14 metri cubi di cinquant’anni fa. Il “serbatoio” del bacino del Corlo ha ancora tre quarti del volume disponibile ma l’estate è ancora lunga. Questo impone una gestione oculata e prudente di questa unica riserva d’acqua esistente. «Nonostante tutto le nostre campagne sono ancora verdi» spiegano i responsabili del Consorzio «grazie agli sforzi per gestire al meglio la poca acqua disponibile. Da anni ormai facciamo presente alla Regione e al Governo la necessità di finanziare interventi per rimpinguare le falde, di cui abbiamo già dei progetti. Da tempo chiediamo la costruzione del sul torrente Vanoi, affluente del Cismon e quindi del Brenta. Questa opera avrebbe una funzione multipla, sia per la laminazione delle piene sia come scorta idrica, indispensabile in anni come questi». (n.stie.)


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