Fenomeno Auto d’Epoca è subito pienone in Fiera

Dalla Pagani Huayra da 2 milioni all’Oldsmobile del 1956 da 26 mila euro 
Migliaia di visitatori al debutto della 34ª edizione di Auto e Moto d’Epoca, organizzata da Geo-Padova Fiere e dall’Intermeeting di Mario Carlo Baccaglini, nonostante un biglietto d’ingresso da 45 euro (da oggi a domenica il costo scende a 24). In giro tra le 5.000 auto esposte all’interno e all’esterno di 11 padiglioni, potenziali buyers arrivati anche dall’Australia, dal Giappone e da tutte le regioni italiane, in particolare Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Tantissimi i tedeschi. In genere imprenditori, collezionisti, commercianti, ma anche tanti semplici appassionati. Non si sono visti personaggi noti, se si fa eccezione per Nicolò Ghedini, l’avvocato di Silvio Berlusconi, e il nobile dei Colli, Renato Bruno di Belmonte che osserva: «Non è vero che questa è una fiera riservata ai ricchi: con una cifra che oscilla tra i 20 ed i 30.000 euro un appassionato si può portare a casa l’auto dei suoi sogni, anche una Porsche o un Jaguar in buono stato. Tra l’altro sono anni che l’auto è diventata una forma d’investimento perché non si pagano tasse aggiuntive».


A proposito di macchine di prestigio flash a ripetizione per le due Pagani esposte al padiglione 15, che costano due milioni di euro a testa. Ossia le famose Zonda Rinascimento e la Huayra, colore blu elettrico, tutta in carbonio e titanio. Nello stesso padiglione anche la storica Ferrari 250 donata dal commendatore Enzo alla Polizia e utilizzata, dal 1963 al 1973, dal maresciallo Armando Spatafora, della Squadra Mobile di Roma, vicino alla quale si sono fatti fotografare anche il prefetto Renato Franceschelli ed il questore Gianfranco Bernabei. Vicino allo stand della Polizia anche quello delle Fiamme Gialle, con una Balilla del 1926.


L’inaugurazione è avvenuta alle 11. 45 nel padiglione 3, vicino allo spazio dove sono esposte alcune auto di Formula Uno, che hanno partecipato al Gran Premio di Monza. Presentati da Savina Confaloni, hanno preso la parola Andrea Olivi ( «Auto d’Epoca è la punta di diamante della fiera»), Carlo Baccaglini, Andrea Colasio, Luigino Baldan ed Angelo Sticchi Damiani, dell’Aci. In prima fila anche Fernando Zilio e l’assessore Antonio Bressa. Sono stati letti anche i messaggi di Luca Zaia e del Ministro della Cultura, Dario Franceschini. Subito dopo una lunga passeggiata tra gli stand. Tra le auto più ammirate una Lancia Stratos che costa 480.000 euro, una Rolls Royce del 1911 (680 mila euro) appartenuta anche ai re del Belgio e messa in vendita dall’inglese Richard Biddulph, vestito come un lord, una Porsche 993 del 1996 con primo proprietario Filippo Inzaghi, la cosiddetta “principessa”
(nella foto),
ossia una sfavillante Fiat Abarth tutta in acciaio, resa ancora più bella da tre modelle. Valanghe di flash anche per le Porsche in viale del padovano Michele Tonin, di San Giorgio in Bosco, tante Dino Ferrari, una Torpedo Fiat del 1926, un’Alfa Zagato Spider del 1930, un Mercedes Pagoda del 1965, una Citroen Pallas tutta nera, la nuova Mercedes Ali di Gabbiano. In vendita anche auto a prezzi abbordabili, tra cui un’Oldsmobile americana del 1956 (26.000 euro), una Bianchina cabrio del 1961 a 18.900, una Fiat 1300 del 1966 (6. 800 euro), un Piaggio Calessino del 2007 (12.800), una vecchia Nsu Prinz. Tra le moto tante bellissime Gilera, Guzzi, Honda,Vespe.


Felice Paduano


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