Finta pubblicità, una vera truffa

Si spacciano per incaricati e incassano i soldi di inserzioni fasulle
 
ESTE.
Sagra in odore di truffa, organizzatori costretti a intervenire. In questi giorni il Comitato della Sagra del Pilastro, alla periferia di Este, è infatti in fermento per un caso che sta minando la tranquillità della manifestazione.
 «Siamo venuti a conoscenza che alcuni personaggi, all'apparenza sui 25-30 anni, si propongono per raccogliere pubblicità da potenziali inserzionisti e offerte a favore dell'organizzazione della nostra sagra - spiega Mario Arru, uno dei responsabili dell'evento, appoggiato anche da don Roberto - Pare inoltre che questi individui facciano precedere la loro visita da telefonate».  Gli sconosciuti citati dal comitato, manco a dirlo, sono dei truffatori. «Nessuno, oltre i soci Michele Spigolon e Moreno Dinetto, è autorizzato a sollecitare o a raccogliere fondi a favore della Sagra del Pilastro - assicurano dal comitato - Invitiamo perciò gli esercenti e quanti vengano invitati alla donazione di fondi a favore della sagra a contattare preventivamente il nostro gruppo, presso la parrocchia. E' l'unico modo per evitare tentativi di truffa». E per evitare anche inutili imbarazzi agli organizzatori, che annualmente si danno da fare non poco per la riuscita della festa.  La sagra si terrà a metà settembre. Lo stesso comitato informa che nei prossimi giorni verrà presentato alle autorità competenti un esposto. Al momento, fortunatamente, pare che nessuno sia cascato nella trappola dei finti volontari. Al massimo c'è chi ha perso qualche decina di euro, cifra che rappresenta la tipica donazione alle sagre locali. Purtroppo non è la prima volta che si registrano episodi del genere. Qualche mese fa gli organizzatori delle sagre di Carmignano di Brenta e San Pietro in Gu denunciarono più o meno lo stesso meccanismo fraudolento. Nello stesso periodo, fatti simili si verificarono anche in occasione della sagra di San Rocco a Loreggia.  

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