Finti addetti della Sisal truffano un tabaccaio Fatti sparire mille euro

Esercente di Rubano indotto a versare la somma per prova I carabinieri hanno individuato uno dei responsabili
Una ricevitoria del centro storico dove si tenta la fortuna giocando al SuperEnalotto, Roma, 19 Aprile 2012. ANSA / MARIO DE RENZIS
Una ricevitoria del centro storico dove si tenta la fortuna giocando al SuperEnalotto, Roma, 19 Aprile 2012. ANSA / MARIO DE RENZIS

RUBANO. Finti addetti della Sisal sono riusciti a truffare un tabaccaio di Rubano, sottraendogli con il raggiro un migliaio di euro. Dopo quasi un anno di indagini, i carabinieri di Sarmeola sono risaliti al responsabile, un uomo di 66 anni, nato a Perugia ma residente a Roma, non nuovo a truffe e raggiri.

Il piano lo aveva studiato molto bene: lo scorso maggio al tabaccaio era arrivato un messaggio che pareva provenire dalla Sisal, in cui veniva avvertito di alcuni problemi tecnici ai terminali, che rendevano difficoltosi gli accrediti dei soldi. Lo invitavano pertanto a effettuare un versamento su una carta Poste Pay, rassicurandolo che si trattava di una carta dell’azienda: doveva essere soltanto una prova e, una volta appurato che funzionava tutto al meglio, la somma gli sarebbe stata riaccreditata.

Il tabaccaio in buona fede si è lasciato convincere nonostante la somma che il sedicente operatore gli chiedeva di accreditare come prova fosse alquanto strana e comunque molto alta, 987 euro. Il negoziante aveva avuto anche un contatto tramite un call center che gli aveva spiegato le modalità per il versamento, guidandolo nelle operazioni. Dopodiché avrebbe dovuto spegnere e riaccendere il terminale e i suoi soldi gli sarebbero stati restituiti. Ma il tabaccaio non vede ricomparire il suo denaro. Contattando la Sisal (stavolta quella vera) scopre che nessuno dall’azienda lo aveva chiamato in causa e che non erano state riscontrate anomalie nel sistema. Capito così di essere stato raggirato, ha sporto denuncia e i carabinieri sono risaliti al romano. Il sistema truffaldino è ormai collaudato.

Cristina Salvato

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