Forno crematorio, fischi e proteste

Residenti in Consiglio a Bovolenta, battaglia dell’opposizione. La giunta tira dritto
Bovolenta, 11.03.2013 Consiglio comunale speciale sul forno crematorio Nella foto: ph. Zangirolami
Bovolenta, 11.03.2013 Consiglio comunale speciale sul forno crematorio Nella foto: ph. Zangirolami

BOVOLENTA. Sul forno crematorio la maggioranza tira dritto e promette un’assemblea pubblica per spiegare nel dettaglio il progetto, quando sarà pronto. Protestano l’opposizione e i residenti, che ora invocano un referendum. Intanto prosegue il percorso che porterà nei prossimi giorni alla pubblicazione della gara per la progettazione del forno accanto al cimitero di Brusadure. Come annunciato dal sindaco Vittorio Meneghello la maggioranza ha respinto compatta la mozione delle opposizioni per il ritiro della delibera che aveva dato il via qualche mese fa alle prime manifestazioni d’interesse per costruire l’impianto con il sistema del project financing, vale a dire con capitali privati. Al momento del voto, dal pubblico che ha riempito più del consentito la sala consiliare, in grado di ospitare appena cinquanta persone, si è levato un applauso polemico rivolto alla maggioranza. I cartelli di protesta del comitato sono rimasti fuori dalla porta, per motivi di spazio e di ordine pubblico, e sono stati esposti all’uscita dei consiglieri. In sala le critiche dell’opposizione e le repliche degli amministratori, commentate da battute amare dei residenti che del forno crematorio non vorrebbero nemmeno sentire parlare. Dai banchi della minoranza Simone Del Pizzol lancia un appello: «Vogliamo sostenere il peso del volere dei cittadini. Sarebbe bello ci fosse più trasparenza e condivisione delle informazioni e delle iniziative». Anna Pittarello passa in rassegna i dati dell’Arpav sul forno di Spinea: «I documenti parlano di valori doppi rispetto ai limiti per le polveri sottili. Il forno di Pistoia è stato chiuso per il superamento delle emissioni di diossina. Abbiamo un dossier sulle conseguenze ambientali e sanitarie di questi impianti. Inoltre il centro abitato di Bovolenta sarà sottovento, con tutto ciò che ne comporta». Ma per Giovanni Colcera, direttore dell’impianto di Spinea, presente in sala, le cose non stanno così. Sempre dall’opposizione Roberto Vettorato chiede più trasparenza sugli studi dell’incidenza dei tumori nel territorio, mentre Giampaolo Zanetti chiede di conoscere nel dettaglio le previsioni sull’attività del nuovo forno. Il sindaco Meneghello ricorda che il progetto non è ancora stato presentato e conferma che quando sarà pronto organizzerà un’assemblea pubblica. «Al momento non è possibile esprimere giudizi ma solo pregiudizi. Come mai in tutti gli esempi che ho sentito non si parla mai del forno crematorio di Padova? Forse perché c’è una giunta Pd? Anche Padova ha aderito alla nostra preselezione e tutte le candidature saranno valutate da tecnici competenti. Ovviamente la salute viene prima di tutto e se ci saranno dei dubbi bloccheremo il progetto». (n.s.)

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