Fulmine colpisce una casa Boato nella notte e principio d’incendio

PADOVA
Un fragore improvviso e fortissimo ha svegliato di soprassalto, in piena notte, i residenti di via Apollodoro, all’Arcella. Alle 2. 30 circa un fulmine ha colpito l’antenna di un televisore che si trova sul tetto del civico 16, una palazzina composta da quattro appartamenti, dove vivono famiglie e anziani, e uno studio legale. È stata questione di pochi attimi.
Dal momento in cui è stato avvertito il boato a quello in cui si sono iniziate a vedere le prime fiamme è passato veramente poco. «Eravamo a letto, stavamo dormendo da un po’, quando siamo stati svegliati da un botto fortissimo», racconta Roberto Noventa, che vive con la moglie al primo piano. «Abbiamo cercato di accendere le luci ma non funzionavano e così siamo usciti di casa. Dall’ultimo piano, attraverso la tromba delle scale, abbiamo iniziato a vedere zampilli di fuoco e tanto fumo. I ragazzi al piano superiore gridavano di scendere in strada e così abbiamo fatto».
Nel giro di qualche minuto in via Apollodoro si sono riversati i condomini di tutto lo stabile. Chi in pigiama, chi senza scarpe, tutti pieni di paura. «Ho chiamato i vigili del fuoco che nel giro di pochi minuti sono arrivati. Siamo rimasti in strada fino alle 4. 30 circa. Fortunatamente i danni non dovrebbero essere moltissimi. Gli appartamenti sono tutti agibili, compreso lo studio legale del primo piano. Devono solo ripristinare la rete internet e la luce delle scale» .
Le conseguenze della caduta del fulmine non hanno interessato solo la palazzina del civico 16. «È rimasta al buio tutta la via», dice Angela Buscato. «Da noi è saltato il salvavita, è scattato l’allarme e il condizionatore, che avevamo fatto mettere a posto giovedì, adesso non funziona più», aggiunge Chiara Cuzzolin, che abita nella casa di fronte. I vigili del fuoco, quando sono arrivati in via Apollodoro, oltre ad aver dovuto domare il principio d’incendio che si stava propagando dal sottotetto, hanno anche soccorso un’anziana residente nella via. «Una signora di 102 anni, che di giorno è aiutata da una badante ma di notte resta sola», racconta Roberto Noventa. «Anche lei è stata svegliata all’improvviso dal forte boato, ha cercato di accendere la luce che però era saltata, e al buio è caduta dal letto. Ha iniziato a gridare aiuto e fortunatamente un vicino di casa l’ha sentita. Ha chiamato i pompieri e questi l’hanno subito soccorsa». —
alice ferretti
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