Gallo lascia l’Unione e va in Friuli

CAMPOSAMPIERO. Luciano Gallo lascia la guida della Federazione del Camposampierese e va a dirigere l'Unione delle Valli e Dolomiti Friulane, una realtà tutta da costruire e che sicuramente beneficerà dell'esperienza, della creatività e dell'inventiva di Gallo. Non sarà facile sostituirlo, Gallo è sempre stata una persona imprescindibile per la Federazione. Oltre a essere preparato, crede in quello che fa e ci mette passione, cosa che forse ultimamente non è stata compresa appieno. Venne chiamato nel 2002 dall'allora Unione dei Comuni, quattro municipi che si erano uniti ma erano entrati in difficoltà. Stavano pensando di sciogliersi ma Gallo riuscì a traghettare la crisi e contribuire, assieme ai sindaci, a creare la Federazione aggregando via via altri Comuni fino ad arrivare agli 11 attuali. Sotto la sua direzione, e grazie ai sindaci, la Federazione del Camposampierese prese a Roma il premio per le buone politiche amministrative e salì alla ribalta nazionale come la migliore aggregazione in Italia, un modello da imitare. Gallo fino a poco tempo fa ha avuto la massima libertà d'azione, ma la situazione da un anno è cambiata e l'ex direttore non è fatto per attendere ma per generare idee. Non è un mistero che su una serie di progetti da lui costruiti - sullo sviluppo urbano, sull'ambiente, sul tema della città urbana per affrontare le grandi sfide, sul futuro delle Ulss, insomma dove serve massa critica - c'è stata titubanza da parte dei sindaci. E il rapporto si è incrinato. Per come stanno evolvendo gli eventi in Federazione, Gallo forse non è più adeguato. In questo momento nel Camposampierese forse c'è più bisogno di ordinarietà mentre l'ex direttore è fatto per costruire, inventare, sperimentare. Lo hanno capito da tempo in Friuli, visto che Gallo era già stato chiamato a partecipare alla costruzione della legge regionale insieme al collega dell'Emilia Romagna. Il Friuli è una regione autonoma con molti più spazi di manovra e molte attività da mettere insieme. La fase più entusiasmante, per Gallo una bella sfida. In Friuli la legge prevede che entro il 2018 i Comuni debbono costituire le Unioni. Quella dove andrà Gallo è formata da 20 Comuni, in parte in pianura e in parte in montagna. In tale realtà Gallo potrà mettere in pista idee, capacità e attitudini, quello per cui si sente portato.
Giusy Andreoli
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