Ghetto in Fiore, pienone in centro a Padova

In visita il vescovo Cipolla: Cia regala prodotti agricoli alle Cucine Popolari 

Ghetto in Fiore a Padova (agenzia Bianchi)
Ghetto in Fiore a Padova (agenzia Bianchi)

Folla in centro a Padova per Ghetto in Fiore.

Una delegazione di Cia  ha consegnato al vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla,che ha fatto visita alla manifestazione,  scatole contenenti prodotti tipici agricoli. Questi verranno poi portati alle Cucine popolari per la preparazione del pranzo e della cena di una giornata (ogni dì nella struttura vengono serviti oltre 300 pasti).

Il vescovo Cipolla a Ghetto in Fiore (foto Bianchi)
Il vescovo Cipolla a Ghetto in Fiore (foto Bianchi)

Presenti, fra gli altri, l’assessore alle attività produttive del Comune di Padova, Antonio Bressa, il vicepresidente della provincia di Padova Vincenzo Gottardo, il presidente dell’associazione IlPadovaGhetto, Valentina Bassan, e il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini.

«Da alcuni mese stiamo portando avanti uno specifico progetto di solidarietà – ha spiegato il vicepresidente di Cia Padova, Emilio Cappellari – In particolare, raccogliamo delle buste della spesa in occasione dei mercati agricoli dislocati in tutta la provincia. Dopodiché li recapitiamo ai servizi sociali del Comune di riferimento per la consegna vera e propria a favore delle famiglie meno abbienti del paese».

Nelle scatole che ha idealmente ricevuto monsignor Cipolla sono stati inseriti prodotti freschi quali petto di pollo, hamburger e spezzatino di manzo, verdura, patate, pasta e caciotte. E poi ancora: passata di pomodoro, cipolle e carote. «Un piccolo gesto – ha aggiunto Cappellari – per ricordarci delle fragilità presenti pure nel nostro territorio».

Il vescovo ha ringraziato gli agricoltori per il gesto solidale, sottolineando l’importanza di fare sinergia fra le istituzioni e le associazioni per sostenere i meno abbienti.

Al termine della cerimonia di consegna monsignor Cipolla è passato lungo via San Martino e Solferino per salutare gli imprenditori agricoli e le famiglie presenti a Ghetto in Fiore.

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