Girandola di equivoci fra la madre, i figli e la nuova fidanzata
Ne La donna della mia vita, Alba (Stefania Sandrelli) è più di una mamma. In famiglia la chiamano vigile urbano perché da sempre dirige e condiziona le scelte di tutti. Nonostante l'aspetto morbido e rassicurante - da giovane Alba era una affascinante signorina buonasera della tv - la madre matrona si comporta coma una piccola divinità del focolare domestico, un demiurgo che interferisce nella vita del suo secondo marito, Sandro (Giorgio Colangeli), titolare di una ditta dolciaria che produce torroni, e dei due figli Giorgio (Alessandro Gassman) e Leonardo (Luca Argentero), fratelli che più diversi non potrebbero essere. A partire dai cromosomi paterni. Il primo, sensibile, vulnerabile e un po' fessacchiotto, ha tentato da poco il suicidio per amore con le pillole per la menopausa della madre. Il secondo, medico specializzato nella inseminazione artificiale, è un donnaiolo impenitente che cornifica la moglie ogni volta che può. E Alba sta lì, nel mezzo, a osservare: è lei la vera protagonista di questa divertente commedia degli equivoci diretta da Luca Lucini, nella sale cinematografiche da venerdì 26. Il gioco delle parti, in cui ognuno dei protagonisti si porta addosso una etichetta - Leo, il poverino, Giorgio, lo stronzo, Sandro, il marito buono e taciturno - verrà letteralmente sconvolto dall'ingresso in famiglia di Sara (Valentina Lodovini), nuova fiamma di Leonardo, ma anche ex amante, delusa e umiliata, di Giorgio. Da questo momento in poi, i ruoli verranno per sempre sconvolti, in un finale deflagrante e ricco di colpi di scena, tradimenti e riconciliazioni. Ci penserà, ancora una volta, mamma Alba a rimettere le cose a posto, proprio come il deus ex machina della commedia plautina, districando i nodi e plasmando la verità a proprio piacimento pur di riportare la pace domestica. E Stefania Sandrelli offre un'altra prova di perfetta padronanza del suo ruolo centrale. La donna della mia vita è una pellicola brillante e al tempo stesso sofisticata ed elegante. «Nocciolato fuori e fondente dentro», proprio come il torrone che produce Sandro, il film si fa sgranocchiare e gustare fino in fondo, tra sequenze esilaranti e dialoghi fulminanti. Il merito è anche di un cast di attori in stato di grazia che Lucini dimostra di saper dirigere alla perfezione, confermando un talento per le costruzione di sequenze corali come nei precedenti Oggi sposi e Amore, bugie e calcetto. Una conferma, insomma, per il giovane regista che ad ogni film fa un passo avanti nel panorama dei cineasti italiani. Gassman, Argentero, Lodovini e il regista Luca Lucini saranno a Padova per promuovere il film proprio nel giorno del debutto ufficiale in sala (alle 20 e alle 21,45 al Porto Astra; alle 22.30 al Cinecity). Mancherà Stefania Sandrelli: ma non è esclusa una sua epifania, come ogni divinità che si rispetti.
Padova: Porto Astra Cinecity (Limena). Treviso: Cinecity (Silea) Venezia: Astra; Uci Cinemas e Excelsior (Mestre); Uci Cinemas (Marcon)
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