Gli autobus per le Terme più cari da settembre

ABANO. Dal prossimo primo settembre la stangata viaggerà non solo a bordo dei bus urbani e sub-urbani di Aps Holding spa, ma anche sulle corse extraurbane che collegano Padova con Abano, Montegrotto, Torreglia, Luvigliano e viceversa. La giunta provinciale, guidata dalla presidente Barbara Degani, che è anche autorità di bacino per quanto riguarda i trasporti sul territorio al di fuori di Padova e dei Comuni della Cintura, ha approvato, infatti, la delibera con la quale si aumentano sia i biglietti di corsa semplice tra il capoluogo ed i Comuni della zona termale, sia gli abbonamenti. Alcuni esempi.
Il biglietto, cosiddetto di tre tratte, ossia da Padova per qualsiasi comune delle Terme, passerà da 2,40 a 2,60 euro, pari alla percentuale del 7,6%, mentre il singolo biglietto all’interno dello stesso Comune (ad esempio Abano per Abano ) sale da 1,20 a.130. Ricordiamo che i biglietti urbani e sub-urbani (numeri 3, 4, 5, 10, 12, 13, 15, 16, 19 e 24) dell’Aps erano stati già aumentati dalla giunta comunale di Padova, guidata dal vicesindaco reggente Ivo Rossi, a partire dal 22 luglio. Da 1,20 a 1,30 quelli urbani e da 1,30 a 1,50 i suburbani. Dal primo settembre la stangata si farà sentire anche sulle migliaia di pendolari che quotidianamente si spostano da Padova ai comuni termali. In percentuale l’aumento medio sugli abbonamenti sarà del 6.5%. Esempi. Il settimanale ordinario salirà da 13,60 a 14,50 euro. Quello mensile da 51,10 a 54,40. Pagheranno più caro l’abbonamento anche i lavoratori dipendenti, compresi gli addetti alle attività alberghiere, e gli studenti. Il mensile agevolato, valido sia sulle linee dei Colli che su quelle urbane di Padova, passerà da 52,30 a 55,70 euro, mentre quello annuale, riservato sempre ai lavoratori ed agli studenti, passerà da 419,10 a 446,30 euro. Crescerà, infine, di quasi 20 euro l’abbonamento annuale ordinario: da 291,50 a 310,50. Come ha ricordato, nei giorni passati, il presidente di Aps Holding, Amedeo Levorato, confermato dal Comune il 22 luglio, la richiesta degli aumenti alla Provinciale era stata inoltrata circa un anno fa ed è stata ripresentata l’11 luglio. L’adeguamento è rimasto congelato per un bel po’, essenzialmente per due motivi. Primo: Barbara Degani e Domenico Riolfatto erano inizialmente contrari a qualsiasi aumento. Secondo: la revoca delle deleghe all’assessore provinciale ai Trasporti (competenza ora in capo alla presidente) ha bloccato a lungo l’iter della richiesta di aumento.
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