Gli va a fuoco il camper ustionato e ricoverato

Se l’è vista davvero brutta il padovano S.C., 56 anni di Maserà, che ieri mattina è rimasto ustionato al volto e alle braccia nel tentativo di spegnere le fiamme all’interno del proprio camper. Il fatto è successo nella tarda mattinata a Erto e Casso, sui detriti della frana del Vajont. Poco dopo le 11 l’uomo stava transitando sull’ex statale 251 della Valcellina – Val di Zoldo insieme ad altri tre compagni di viaggio.
Giunto all’altezza della diga, il conducente si è reso conto che dal vano motore si stava sprigionando del fumo. Ha svoltato a destra sulla strada secondaria che porta alla frazione di Prada e una volta fermato il veicolo, ha capito che la situazione era ben più grave del previsto: in pochi minuti il rogo ha infatti completamente distrutto il mezzo. Nemmeno il rapido intervento dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Belluno e Maniago ha potuto fare molto.
Gli uomini del 115 hanno messo in sicurezza il sito e evitato ogni potenziale rischio di scoppio del serbatoio. Nel frattempo però un ritorno di fiamma aveva investito parzialmente S.C., provocandogli ustioni alla fronte e agli arti superiori. Mentre un’ambulanza saliva in paese, il personale della centrale operativa di Palmanova ha dirottato sul posto l’elicottero. Il padovano è stato portato all’ospedale di Belluno e non sarebbe in pericolo di vita. Illesi ma notevolmente scossi gli amici dell’infortunato. I carabinieri della stazione di Cimolais hanno transennato l’area e sequestrato la carcassa fumante. Quasi certa l’origine fortuita dell’incendio. A scatenare l’incendio sarebbe stato infatti un improvviso corto circuito all’impianto elettrico, con successiva propagazione ai componenti di plastica. —
Fabiano Filippin
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