Grattacielo Europa, 70 famiglie al freddo a Padova

Da sette mesi senza allacciamento con l’impianto a metano, problemi anche in via San Fermo. Accuse all’amministratore

PADOVA. È uno degli edifici più visibili del centro storico, alto 17 piani, con 70 appartamenti in cui abitano una cinquantina di famiglie. Ma da sette mesi negli alloggi signorili del grattacielo di Largo Europa il sistema di riscaldamento non funziona. Arrivato il primo freddo, pochi giorni fa, le famiglie si sono arrangiate con le stufette elettriche ma salta la corrente.

Dunque molti inquilini in questi giorni sono al freddo. Tra loro Elio e Silvana Gomiero, 89 e 84 anni, che come tutti gli altri residenti del palazzo da marzo dell’anno scorso stanno aspettando che AcegasAps venga ad installare il nuovo contatore. Fino ad ora non si è ancora vista l’ombra di un tecnico e gli abitanti del palazzo sono arrabbiati. Esasperati per una situazione che si protrae ormai da sette mesi. C’è chi si è già rivolto a un avvocato, chi ogni giorno chiama il portiere dello stabile per lamentarsi, chi dà la colpa all’amministratore condominiale, chi invece mette sul banco degli imputati AcegasAps.

Fatto sta che nel palazzo dove vivono per la maggior parte persone anziane in questi giorni si battono i denti. «Inizia a fare freddo, non si può più rimanere senza riscaldamento», sbotta Elio Gomiero, che da dodici anni vive con la moglie in un appartamento al diciassettesimo piano. «Siamo anziani e passiamo molto tempo in casa, dalle finestre passano molti spifferi e non riusciamo più a stare al caldo». Il problema è nato quando sono stati eseguiti alcuni lavori alla rete del gas. La palazzina a marzo dell’anno scorso è passata dall’impianto a gasolio a quello a metano. Il contatore però, che permetterebbe l’utilizzo del nuovo impianto, in sette mesi non è ancora stato installato.

«Non so se dipenda dall’amministratore condominiale o AcegasAps, sta di fatto che ora noi condomini dobbiamo pagare la negligenza di qualcuno», dice ancora Gomiero. E nelle stesse condizioni del grattacielo Europa, c’è anche un’altra palazzina poco lontana, sempre gestita dallo stesso amministratore.

Una palazzina ben più piccola, al civico 39 di via San Fermo, dove ci sono due uffici, un parrucchiere e un negozio d’abbigliamento al piano terra. Anche qui non hanno il riscaldamento e stanno aspettando che AcegasAps venga a installare il contatore. «Per fortuna ho un sistema di pompe di calore che mi permette di scaldare il salone nonostante non funzioni il riscaldamento», dice l’acconciatore Gaetano Coppola.

L’amministratore delle due palazzine, Stefano Toson, spiega che la responsabilità non è sua ma dell’azienda fornitrice di gas: «È da maggio che ho chiesto che venissero a installare i nuovi contatori, che tra l’altro ho pagato anticipatamente, ma AcegasAps continuano a dirmi che hanno dei problemi». Opposta la versione di AcegasAps, che invece scarica le responsabilità sull’amministratore condominiale. «La richiesta di allacciamento è stata fatta il 26 maggio, il 4 giugno siamo andati a fare il sopralluogo e il 12 giugno abbiamo mandato il preventivo. Il 22 giugno l’amministratore ci ha mandato la documentazione ma mancava l’accettazione formale del preventivo. Glielo abbiamo fatto presente ma non abbiamo ricevuto risposta fino al 5 ottobre. La richiesta di attivazione del servizio è arrivata nei nostri tavoli solo ieri. Se tutto è in regola ci vorranno almeno altri 10 giorni».

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